Compie 90 anni mons. Giovanni Nervo fondatore della Caritas
“Impossessarsi pienamente della Costituzione come cittadini e del Vangelo come cristiani,
tenere duro, ma anche aprire gli occhi sui poveri”, magari scegliendo una “vacanza
alternativa”, un mese in un villaggio africano per contribuire a combattere la povertà
e garantire la pace: è questo il messaggio che mons. Giovanni Negro, che oggi compie
90 anni, vuole lanciare ai giovani attraverso un’intervista pubblicata sul quotidiano
Avvenire. Quasi 40 anni fa questo sacerdote, nato e cresciuto nel “mondo dei poveri”
riceveva da Papa Paolo VI e dalla Conferenza episcopale italiana il compito di organizzare
la neonata Caritas italiana: “In realtà non abbiamo creato nulla – dice oggi – ma
risposto alle sollecitazioni che il Signore ci mandava attraverso i fatti”. L’impulso
più forte che diede vita all’organizzazione fu proprio, nel 1976, il terremoto in
Friuli: “In estate erano arrivati diecimila volontari, ma poi sarebbero tornati a
casa – ricorda mons. Nervo – Qui deve entrare la Chiesa, pensai”. A oggi, oltre ai
volontari, circa centomila giovani hanno fatto il servizio civile presso la Caritas
“trasmettendo fortemente il valore della non violenza e della pace””, ma in passato
la Caritas ha dovuto affrontare anche qualche difficoltà. “All’inizio la Chiesa italiana
aveva vissuto per 30 anni con gli aiuti dei cattolici americani – racconta mons. Nervo
– ora bisognava passare dal ricevere al dare e non era facile”. Oggi, per i suoi 90
anni, il fondatore della Caritas, celebrerà una Messa in cui ringrazierà i suoi genitori
di aver avuto il coraggio di metterlo al mondo nonostante le difficoltà: “Una vera
lezione di vita”. (R.B.)