Afghanistan: kamikaze di 13 anni uccide soldati britannici
Ennesimo colpo per le truppe della coalizione internazionale in Afghanistan. Quattro
soldati britannici sono rimasti uccisi ieri, nella provincia meridionale di Helmand,
in due distinti attentati, uno dei quali portato a termine da un kamikaze di appena
13 anni. Grande sconcerto e una dura condanna per l’uso dei bambini da parte dei talebani
sono stati espressi dal primo ministro britannico, Gordon Brown, giunto oggi in Afghanistan
per una visita al proprio contingente militare. Con le vittime di ieri, sono 46 i
militari britannici caduti in Afghanistan solo nel 2008, su un totale di 132 dall'inizio
della guerra nel 2001.
Pakistan Nuovo attacco contro un deposito
della Nato alle porte di Peshawar, nel nordovest del Pakistan. L’azione porta ancora
la firma dei miliziani integralisti provenienti dalle aree tribali della regione.
Undici camion e tredici container destinati al contingente di stanza in Afghanistan
sono andati distrutti. Solo nell’ultima settimana, sono stati quattro gli attacchi
di questo tipo. Sempre nelle zone nord-occidentali al confine con l’Afghanistan, sono
stati uccisi due afghani. Nei pressi dei loro corpi c’era una lettera di rivendicazione
che li accusava di essere spie americane.
Somalia-Pirati Si è concluso
nel sangue il sequestro della nave cisterna greca nel Golfo di Aden. I pirati somali,
che avevano bloccato il natante il 10 ottobre scorso, hanno rilasciato l’equipaggio
ma tre dei marinai sono morti in circostanze sospette. Non è chiaro se sia stato pagato
un riscatto. Per fronteggiare la piaga della pirateria somala, nei giorni scorsi,
è entrata in azione nelle acque del Corno d’Africa la missione di pattugliamento militare
dell’Unione Europea.
Stati Uniti: piano salvataggio settore auto Dopo
il no del Senato statunitense al prestito da 15 miliardi di dollari per le case automobilistiche
in crisi, la Casa Bianca riapre la partita e contrattacca con i fondi del piano di
salvataggio della Borsa di Wall Street da 700 miliardi di dollari. Bush, in pratica
ha accolto la richiesta del suo successore, Obama, che in precedenza gli aveva chiesto
di scongiurare la crisi. Il servizio di Elena Molinari:
Barack Obama
e George Bush sono d’accordo, il Senato che ha detto no al piano di aiuti per l’auto
li ha delusi e ha messo a rischio la ripresa dell’economia Usa. Obama ha sollecitato
la Casa Bianca a scongiurare i fallimenti nel settore dell’auto e Bush non si è fatto
pregare: si è detto subito pronto a considerare fonti alternative per i miliardi di
cui i colossi del motore hanno bisogno per sopravvivere. Se finora la Casa Bianca
aveva respinto il ricorso ai 700 miliardi messi da parte per le banche e per Wall
Street, per salvare General Motors e Crysler, ora Bush dunque è disposto ad attingere
al pacchetto di aiuti approvati in autunno. E anche il dipartimento al Tesoro è pronto
ad intervenire. In qualche modo, insomma, i 14 miliardi di dollari in prestiti promessi
all’industria arriveranno. Non è detto che salvino Detroit dalla bancarotta, ma eviteranno
un precipitoso collasso del settore che avrebbe un severo impatto sull’economia globale.
I mercati hanno gradito: dopo un’apertura in rosso, infatti, Wall Street ha chiuso
leggermente in positivo. Grecia Resta alta la tensione ad Atene
ad una settimana dalla morte del giovane Alexis Grigoriopoulos. Nella notte, otto
piccoli ordigni artigianali sono esplosioni in diversi punti della città, senza fare
vittime. Nel mirino una sezione del partito di governo, Nuova Democrazia, e alcune
banche. Al momento non si segnalano invece violenze di piazza e scontri tra la polizia
e gruppi di giovani. In sette giorni di disordini le forze dell’ordine hanno fermato
176 persone di cui 100 immigrati stranieri. Secondo l’associazione dei commercianti
i danni ad Atene sfiorano i 200 milioni di dollari.
Georgia Nuove
accuse di violazione degli accordi tra Georgia e Russia. Secondo Tbilisi, i soldati
di Mosca che ieri avevano lasciato il villaggio di Perevi vi sono tornati, probabilmente
dopo che i sudosseti avevano espresso il timore che la Georgia si preparasse ad attaccarlo.
I militari russi hanno inoltre impedito a una missione di ambasciatori dell'Unione
Europea di entrare nel villaggio. L'ambasciatore francese in Georgia, Eric Fournier,
ha stigmatizzato l'incidente come “una violazione degli accordi di pace da parte russa”.
Maltempo
Italia Il maltempo sta concedendo oggi una tregua a Roma, ma la protezione
civile continua a monitorare i livelli del Tevere che la notte scorsa hanno raggiunto
circa 12,50 metri. Per un sensibile abbassamento delle acque bisognerà attendere almeno
24 ore. Proseguono intanto senza sosta le ricerche dell'irlandese di 27 anni caduto
nel fiume alle tre del mattino dopo essersi arrampicato su un albero per fotografare
la piena. Rimane critica la situazione per il resto dell’Italia con neve sull’arco
alpino e pioggia al Sud, sul versante tirrenico. Allagamenti e frane si registrano
ancora in Calabria, Campania, Lazio e Sicilia. Ma perché le abbondanti piogge di questi
giorni hanno paralizzato intere città come Roma? Paolo Ondarza lo ha chiesto
a Luigi D’Angelo, dirigente del dipartimento della Protezione Civile Italiana:
R. - Le piogge
degli scorsi giorni sono state intense, quindi hanno portato sul bacino diversi millimetri
di pioggia. Questo ha chiaramente determinato un innalzamento dei livelli idrici. D.
– Il capo della Protezione Civile, Bertolaso, ha denunciato che la causa di questa
emergenza è dovuta anche ad anni di abusi e scarsa manutenzione del territorio… R.
– E’ importante che sia appunto garantita la manutenzione del sistema idraulico di
scolo delle acque, per consentire che, anche l’acqua piovana riesca a defluire attraverso
le fognature lungo i fiumi; molto spesso, invece, avviene il contrario, cioè che l’acqua
dei fiumi risalga lungo le fognature o che le fognature non riescano, per una non
adeguata manutenzione, a smaltire l’acqua che ricevono. D. –
Ma i disagi di questi giorni non si fermano alla sola città di Roma. E’ in ginocchio
l’intero Paese: come mai? R. – L’Italia è un territorio morfologicamente
lungo e stretto, quindi ci sono dei fenomeni intensi di pioggia che molto spesso,
anche su territori veramente localizzati, possono determinare delle criticità. Molto
spesso le situazioni critiche sono determinate anche da quella che è l’urbanizzazione
a volte selvaggia, che non consente di mantenere vivo naturalmente l'arrivo dei fiumi
a valle. D. – La situazione resta di allerta? E se sì, fino
a quando e quali consigli dare? R. – Noi rimaniamo comunque
in uno stato di massima attenzione. Sicuramente, per la giornata di oggi, i nostri
consigli, a chi avesse la necessità di mettersi in viaggio, sono di ascoltare quelle
che sono le informazioni che derivano dagli organi di stampa. Evitare, quando si è
in macchina, di percorrere sottopassi o zone depresse della città, proprio per quel
motivo - che le dicevo prima - che è legato ad una possibile risalita dell’acqua proprio
dai tombini. Lotta alla pedofilia Unione Europea e Stati
Uniti si sono impegnati a rafforzare la loro cooperazione nella lotta alla pedopornografia,
attraverso l’attivazione di sinergie tra piattaforme di sorveglianza europee e americane
di siti internet illegali. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia francese,
il cui Paese è presidente di turno dell’Ue, in una conferenza stampa al dipartimento
della Giustizia Usa. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 348 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.