Missione in Pakistan di una delegazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese
“Gli attentati di Mumbai e la caccia al colpevole, che ha provocato la crisi alle
porte del Pakistan, rischiano di esacerbare, nel Paese, le già tese relazioni interreligiose:
è quanto sostiene la delegazione del Consiglio ecumenico delle Chiese in visita in
Pakistan nei giorni scorsi. Costituita da rappresentanti della Chiesa degli Stati
Uniti, dell’Armenia e dei Paesi Bassi, la delegazione, che fa parte delle “Lettere
viventi” – piccole equipe ecumeniche internazionali che raggiungono quelle aree dei
5 continenti in cui i cristiani si sforzano di vincere la violenza per esprimere alle
comunità locali la solidarietà della comunità fraterna del COE –, riferisce di avere
incontrato vescovi, giovani del movimento ecumenico, donne e membri del clero per
discutere della situazione nella quale si trovano i cristiani e degli effetti di alcune
leggi severe sulle minoranze e altri gruppi vulnerabili. I ctistiani, in particolare,
sono preoccupati per le leggi anti-blasfemia e delle pene “Hudud” previste dalla sharia,
per esempio per l’adulterio, che tendono ingiustamente a prendere come bersaglio i
cristiani. “La mancanza di sistemi giudiziari nei villaggi e nelle zone tribali associata
alla progressione delle idee religiose estremiste e delle attitudini intolleranti,
comportano serie difficoltà per i cristiani”, ha affermato la delegazione. L’equipe
delle “Lettere viventi” ha appreso, inoltre, che la posizione del Pakistan, in prima
linea nella guerra contro il terrore, ha delle conseguenze disastrose sui cristiani
locali, che sono considerati come un braccio dell’Occidente. Così le incursioni nel
territorio pakistano delle forze armate condotte dagli Stati Uniti che operano in
Afghanistan, rendono la situazione dei cristiani pakistani ancora più precaria che
in tempi normali. La delegazione ecumenica ha presentato alla Commissione dei diritti
della persona del Pakistan – importante istituzione della società civile – una valutazione
critica della situazione dei diritti della persona riguardanti principalmente le minoranze
e le situazioni difficili con le quali queste si confrontano quotidianamente. La delegazione
ha anche incontrato alcuni responsabili musulmani per conoscere la loro analisi sul
contesto mondiale e sullo stato delle relazioni islamo-cristiane in Pakistan. (T.C.)