Il Pakistan annuncia l'arresto di due responsabili della strage di Mumbai
Per la prima volta dagli attentati di Mumbay, in India, il governo pakistano ha annunciato
l’arresto di due capi del gruppo Lashkar-e-Taiba, accusato della strage costata la
vita a circa 170 persone. Intanto, le indagini vanno avanti e puntano a individuare
gli altri componenti del commando omicida. Il servizio di Benedetta Capelli:
Nel giro
di due giorni, il Pakistan sembra aver cambiato atteggiamento rispetto all’India.
Stamani, è stato lo stesso premier pakistano Gilani a rendere noto l’arresto di due
importanti capi di "Lashkar-e-Taeba", il gruppo considerato responsabile degli attentati
di Mumbay, e poco dopo l’ambasciatore del Pakistan presso l’Onu ha fatto sapere che
Islamabad è pronta a bandire l'organizzazione Jamaat-ud-Dawa, ritenuta una "costola"
di Lashkar-e-Taiba, e inoltre non consentirà più alcuna presenza sul suo territorio
di campi di addestramento. Due aperture importanti dopo che ieri il Pakistan aveva
detto di non voler consegnare alcun sospetto all’India e che anzi era pronto al conflitto
in caso di attacco. Gli arresti di esponenti del Movimento per la riunificazione del
Kashmir - inserito dagli Stati Uniti sulla "lista nera" delle organizzazioni terroristiche
internazionali - sono avvenuti domenica scorsa nel corso di un’operazione che ha portato
al fermo di altri 13 integralisti alla periferia di Muzaffarabad. Intanto, stando
a quanto riporta il New York Times, i dieci terroristi autori della strage di Mumbay
facevano parte di una squadra suicida più ampia forse composta da una trentina di
persone. Gli attentatori, che sarebbero pronti a farsi esplodere, sono ricercati in
tutta l'India.