2008-12-09 14:41:35

L'omaggio del Papa all'Immacolata con l'appello alla solidarietà per i piccoli e i poveri


“Insegnaci, Maria, ad essere solidali con chi è in difficoltà; aiutaci a coltivare il senso del bene comune, del rispetto di ciò che è pubblico, spronaci a sentire la città come patrimonio di tutti”. Questa l’invocazione che il Papa ha rivolto ieri pomeriggio alla Vergine nel tradizionale omaggio all’Immacolata in Piazza di Spagna. Prima una sosta breve davanti alla Chiesa della Santissima Trinità, per accogliere l’omaggio dell’Associazione dei Commercianti di Via Condotti, poi da lì l’ingresso nella piazza davanti alla colonna che reca in cima la statua della Vergine, le braccia aperte verso il cielo e il capo cinto da una corona di 12 stelle. Ce ne parla Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

(canto)
 
“Immacolata Concezione”: ripete questo nome misterioso con commozione il Papa, giunto pellegrino tra applausi e il canto del Magnificat, ai piedi della statua della Vergine, nel cuore di Roma. "Tota pulchra est Maria" canta la folla in un tiepido pomeriggio invernale, e il Papa torna col pensiero a tre mesi fa alla visita a Lourdes a 150 anni dalle Apparizioni mariane, celebrazioni, dice, che si concludono in questa solennità dell’Immacolata Concezione perché con questo nome stupendo la Vergine si rivelò a Bernadette …
 
“Come un figlio alza gli occhi al viso della mamma e, vedendolo sorridente, dimentica ogni paura e ogni dolore, così noi, volgendo lo sguardo a Maria, riconosciamo in lei il 'sorriso di Dio', il riflesso immacolato della luce divina, ritroviamo in lei nuova speranza pur in mezzo ai problemi e ai drammi del mondo”.

E proprio le rose bianche che sin dall’Ottocento il Papa reca in omaggio a Maria, l’8 dicembre, per dirle amore e devozione, sono il simbolo, spiega Benedetto XVI, sì delle gioie ricevute durante l’anno ma anche, con le loro spine, delle preoccupazioni e dei mali che vogliamo confidare alla Madre, sicuri del suo conforto. Alla Vergine Maria, con un pensiero speciale, il Papa affida i piccoli di Roma:

“Soprattutto quelli gravemente malati, i ragazzi disagiati e quanti subiscono le conseguenze di pesanti situazioni familiari: veglia su di loro e fa che possano sentire nell’affetto e nell’aiuto di chi sta loro accanto, il calore dell’amore di Dio”. 
Poi con loro, gli anziani, soli, gli immigrati, le famiglie con problemi economici e i disoccupati, per tutti un’unica invocazione a Maria: 
“Insegnaci, Maria, ad essere solidali con chi è in difficoltà, a colmare le sempre più vaste disparità sociali; aiutaci a coltivare un più vivo senso del bene comune, del rispetto di ciò che è pubblico, spronaci a sentire la città – e più che mai questa nostra Città di Roma – come patrimonio di tutti, ed a fare ciascuno, con coscienza ed impegno, la nostra parte per costruire una società più giusta e solidale”. 
La visita a Piazza di Spagna si conclude con un’ultima invocazione per i giovani di oggi e per tutti i cristiani perché siano anima del mondo in questa non facile stagione della storia, dice il Papa, sul modello di Maria che ci aiuta a credere con più fiducia nel bene, nella gratuità, nella non violenza, nella forza della verità e soprattutto che ci incoraggia a non cedere alla tentazione di facili evasioni. 
(canto)







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