Obama contro la crisi lancia piano di investimenti nelle infrastrutture
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, nel discorso radiofonico settimanale
del sabato, ha annunciato il più grande piano di investimenti sulle infrastrutture
dagli anni '50 ad oggi. Obiettivo dell’intervento è rilanciare l’economia americana
con la creazione di circa due milioni e mezzo di posti di lavoro. Il nuovo corso prevede
anche misure di sensibilità ambientale, volte a rendere gli edifici più efficienti
dal punto di vista energetico, e la promozione di una maggiore possibilità di accesso
a internet. Si cerca così di dare un’iniezione di fiducia dopo la pubblicazione dei
drammatici dati sul tasso di disoccupazione americano che, con il 6,5% di novembre,
oltre 500 mila posti di lavoro in meno in un solo mese, tocca il livello più alto
degli ultimi 15 anni. E la crisi economica che investe tutto il mondo si sente decisamente
anche in Italia. Negli ultimi 11 mesi, non meno di dieci mila imprese dell'industria,
dell'artigianato e dei servizi hanno messo in cassa integrazione 362 mila lavoratori.
E' il quadro allarmante contenuto in uno studio della Cgil. Della situazione italiana
Fausta Speranza ha parlato con l’economista Alberto Quadrio Curzio:
R. – L’Italia
non può certo sottrarsi ad una crisi che è europea, internazionale, mondiale. Tuttavia,
io credo che il nostro Paese sia molto più solido di tanti altri. Purtroppo si prevede
certamente un aumento del tasso di disoccupazione, ma non tanto quanto in Germania
o in Francia, non parliamo della Spagna che arriverà al 15%. Ciò detto, io spero che
il rapporto banca-impresa abbia a migliorare significativamente nei prossimi mesi,
e spero anche che le misure adottate dal governo per sostenere le fasce più deboli
diano una qualche spinta alla domanda.
D. – Perché
l’Italia, che in questi anni obiettivamente è rimasta indietro rispetto allo slancio
della Spagna, dovrebbe adesso essere meno mortificata dalla crisi?
R.
– Perché l’Italia ha un sistema bancario meno attratto dai funambolismi globali e
quindi più solido, e perché il tessuto delle nostre piccole e medie imprese del manifatturiero
e del “made in Italy” ha creato dei formidabili surplus commerciali; ed infine, non
bisogna dimenticarlo, perché l’intersezione tra il nostro sistema di welfare e il
nostro sistema solidaristico delle tante medie città, funziona ancora bene. L’Italia
è un Paese che ha grossi problemi – energetico, debito pubblico, Sud che non decolla
– ma ha anche grossi punti di forza. Incontro Sarkozy – Dalai
Lama È gelo tra Cina e Francia dopo l'incontro tra il presidente di turno dell’Unione
Europea Sarkozy e il Dalai Lama, avvenuto ieri a Danziaca, in Polonia, in occasione
della cerimonia per il 25.mo anniversario della consegna del premio Nobel al fondatore
di Solidarnosc, Lech Walesa. “Un approccio opportunistico e avventato alla questione
tibetana” è stato definito il colloquio tra i due dal governo cinese, in una nota
diffusa dall’agenzia “Nuova Cina”. In segno di protesta, già nei giorni scorsi Pechino
aveva annullato un vertice con l'UE. Da parte dei consumatori cinesi è stato inoltre
lanciato un appello su internet a boicottare i prodotti francesi.
Grecia Mobilitazioni
e scontri in tutta la Grecia da ieri sera, a seguito dell’uccisione, ad Atene, di
un giovane di 15 anni, colpito dal fuoco di un agente mentre assaliva, con un gruppo
di anarchici, un'auto della polizia. Stamane nella capitale gli studenti hanno occupato
il politecnico, mentre proseguono gli scontri con le forze dell’ordine con decine
di auto date alle fiamme, barricate nelle strade e vetrine dei negozi e delle banche
infrante. Per il primo pomeriggio l'estrema sinistra ha poi convocato una manifestazione
di protesta davanti alla direzione della polizia al centro di Atene. Disordini si
registrano anche nelle città di Salonicco, Patrasso, Ioannina e Komotini. Intanto,
il ministro dell'Interno, Prokopis Pavlopoulos, e quello delle politiche giovanili,
Panayotis Hinofotis, hanno presentato le dimissioni che sono state però subito respinte.
Lo stesso ministro dell’Interno ha quindi promesso un'approfondita indagine interna
e che i responsabili saranno puniti.
Pakistan Un convoglio di mezzi
militari, destinato alle truppe della coalizione internazionale in Afghanistan, è
stato assaltato e completamente distrutto dai militanti islamici nel nord-ovest del
Pakistan. L’attacco alla colonna di 96 camion, che ha causato una vittima tra le guardie
della scorta, è avvenuto nei pressi della città di Peshawar, in piena notte, lungo
una delle strade più utilizzate per il trasposto di rifornimenti militari, già teatro
di altre imboscate. Il capo della polizia locale ha intanto annunciato che sono in
preparazione rastrellamenti nella regione per porre fine alla minaccia rappresentata
dagli insorti legati al Qaeda.
Afghanistan È di 12 talebani morti
il bilancio dell’ennesima giornata di combattimenti in Afghanistan. Tre miliziani
sono stati uccisi nel corso di un’operazione delle forze della Coalizione a comando
americano nella provincia di Kapisa, non lontano dalla capitale Kabul. Altri nove
combattenti islamici sono rimasti sul terreno in un conflitto a fuoco con la polizia
locale nel sud del Paese. Ma nelle ultime 24 ore si segnalano vittime anche tra le
truppe della coalizione internazionale, si tratta di tre soldati canadesi caduti ieri
nella provincia meridionale di Kandahar.
Iran Proseguono le manovre
militari dell’Iran nello stretto di Hormuz, porta di accesso al Golfo persico. Oggi
Tehran ha annunciato di avere testato con successo un nuovo missile superficie-superficie,
che ha colpito il bersaglio designato ad una distanza di 30 chilometri.
Medio
Oriente Importante segnale di distensione tra Israele e l'Autorità nazionale
palestinese alla vigilia dell’inizio della Festa islamica del Sacrificio. Un’apposita
commissione ministeriale dello Stato ebraico ha approvato la liberazione di 250 detenuti
palestinesi. Il provvedimento, è stato precisato, riguarda in prevalenza militanti
di al-Fatah che non hanno partecipato ad attentati. Resta alta invece la tensione
con la Striscia di Gaza. Stamane la polizia israeliana ha sequestrato nel porto di
Jaffa un’imbarcazione diretta a Gaza con sette tonnellate di aiuti umanitari. A bordo
dovevano salire diversi deputati arabi israeliani per esprimere solidarietà agli abitanti
dei territori controllati da Hamas. La navigazione è stata impedita poiché la legge
vieta a cittadini israeliani di entrare a Gaza, in quanto area “ostile”.
Zimbabwe L'epidemia
di colera che ha già provocato almeno 600 morti in Zimbabwe è conseguenza delle sanzioni
imposte dai Paesi europei. È quanto si sostiene oggi sulle pagine del settimanale
controllato dal governo “The Sunday Mail”. E proprio un ulteriore indurimento delle
sanzioni contro il Paese africano potrebbe essere deciso domani dai ministri degli
esteri europei, a partire dall'allungamento della lista di persone alle quali è proibito
entrare in Europa. L’Unicef, da parte sua, prevede un quadruplicarsi dei casi di colera
nelle prossime settimane. Intanto, dopo la lapidaria frase di condanna pronunciata
ieri dal premier britannico Gordon Brown contro il presidente Robert Mugabe, anche
l'arcivescovo di York, John Sentamu, una delle massime autorità religiose anglicane
si è scagliato contro il leader africano: ''è giunto il momento che Mugabe renda conto
dei suoi crimini contro l'umanità e contro i suoi concittadini – ha detto secondo
quanto scrive The Observer - Giustizia deve essere fatta dato che il vento che in
passato portava speranza allo Zimbabwe si è trasformato in un uragano che porta distruzione,
con il diffondersi del colera, la fame e sistematici abusi di ogni genere''. L’arcivescovo
ha quindi lanciato la campagna perché si dia una sterlina allo Zimbabwe per ogni regalo
di Natale acquistato”.(Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 342 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.