Paesi Baschi in lutto per la morte di un imprenditore in un attentato dell’ETA
Grande partecipazione ieri sera ad Azpeitia (Guipuzcoa), nei Paesi Baschi, ai funerali
di Ignacio Uria, un imprenditore di 70 anni, ucciso in un attentato mercoledí scorso
a pochi metri dal Santuario di Sant’Ignazio di Loyola. L’attentato é stato attribuito
al gruppo armato indipendentista ETA, che continua periodicamente a compiere azioni
terroristiche. Con l’uccisione di Ignacio Uria sono quattro le vittime causate dall’ETA
quest’anno. I funerali, nella parrocchia di Azpeitia, sono stati presieduti dal vescovo
di San Sebastián Juan Maria Uriarte accompagnato da oltre trenta sacerdoti tra i quali
anche il superiore provinciale dei gesuiti della provincia di Loyola. Mons. Uriarte
ha messo in risalto alcune caratteristiche di questo attentato: “un uomo é stato abbatuto
come si fa con una preda di caccia. Un figlio di Dio é stato giustiziato come se fosse
un criminale. Una famiglia é stata lasciata immersa in un mare di dolore. Un imprenditore
che dà lavoro è stato eliminato brutalmente”. Di fronte alla crudeltà e all’assurdità
del crimine il vescovo si è chiesto: “Perchè? A quale scopo? A nome di chi?”. Mons.
Uriarte ha poi affermato che questo attentato é stato di nuovo un colpo contro la
speranza di tutta la popolazione, ma ha poi invitato tutti a continuare il cammino
che porta allo sviluppo e ad una pace fra tutti e in favore di tutti. Alla fine si
è chiesto: “Che posso fare io in questa situazione? Serve a qualcosa la parola?”.
Per aggiungere subito dopo che la Parola divina agisce sempre, fa quello che dice.
Ed ha concluso affermando: “ Continuerò a lavorare in favore di tutte le iniziative
che portino ad una pace possibile. Sono deciso a dedicare a questa missione, le mie
forze, la mia vita”. Erano presenti tutte le autorità regionali, ministri del governo
centrale di Madrid, leader politici e rappresentanti del mondo sindacale. Questo nuovo
atto terroristico dell’ETA viene interpretato come un attentato contro i responsabili
della costruzione di una ferrovia di alta velocità che si sta costruendo lungo il
territorio dei Paesi Baschi e che interessa l’Únione Europea come collegamento tra
il centro d’Europa, la Spagna, il Portogallo ed il Continente africano. L’attentato
é stato condannato dai vescovi regionali e dalla Conferenza episcopale spagnola che
nella sua nota pubblicata il giorno stesso dell’attentato riafferma la sua condanna
del terrorismo che “è perverso in se stesso e non ammette alcuna giustificazione”.
(A cura di Ignacio Arregui)