2008-12-06 16:50:25

Ondata di attentati in Pakistan: quasi 30 le vittime


Ondata di violenza in Pakistan. Sono 27 le vittime di un attacco avvenuto ieri sera a Peshawar. Un’autobomba è saltata in aria nei pressi di una moschea in un quartiere sciita provocando notevoli danni agli edifici circostanti. Sei i morti per un attentato avvenuto a Kalaya, nell'area tribale semi-autonoma dell’Orakzai: nel mirino una zona abitata in maggioranza da sciiti. Intanto ha provocato molta preoccupazione una telefonata, risultata poi falsa, giunta nei giorni scorsi al presidente pachistano Zardari. L’interlocutore si era presentato come il ministro indiano degli Esteri e minacciava azioni contro Islamabad dopo gli attentati di Mumbai. Al termine della chiamata, era stato decretato lo stato di allerta in Pakistan. La vicenda è stata rivelata oggi dal giornale pachistano Dawn.

India-Mumbai
Due gli arresti compiuti a Calcutta dalla polizia indiana nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati di Mumbay. Entrambi i fermati sono accusati di aver fornito le schede telefoniche al gruppo terrorista, che ha condotto gli attacchi. Resta intanto in vigore lo stato di massima allerta nei principali aeroporti nazionali per il timore di nuovi attacchi.

Thailandia
Crisi politica in Thailandia. Il Partito Democratico, formazione all’opposizione, ha annunciato di aver ottenuto il sostegno di cinque partiti della coalizione di governo per la formazione di un nuovo esecutivo dopo la destituzione del premier Somchai Wongsawat. Ieri è stata rimandata a data da destinarsi la convocazione del Parlamento per scegliere il nuovo primo ministro.

Myanmar-Onu
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha espresso il suo rammarico per il fallimento degli sforzi volti a promuovere la democrazia in Myanmar. Durante un incontro con i giornalisti ha anche escluso una visita in tempi brevi nel Paese asiatico, ed ha però invitato a non cessare le pressioni diplomatiche sulla giunta militare.

Zimbabwe
Preoccupazione per l’epidemia di colera che ha colpito lo Zimbabwe provocando oltre 600 vittime. Forti le pressioni della comunità internazionale sul presidente Mugabe e in proposito il premier britannico, Brown, ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per “parlare ad una sola voce” in difesa della democrazia e dei diritti umani. Dalla Casa Bianca è giunto, invece, un esplicito invito alle dimissioni mentre l'Unione europea si appresta ad inasprire le sanzioni contro Harare. A livello economico, intanto, la Banca centrale della capitale africana ha messo in circolazione banconote da 200 milioni di dollari zimbabweani di fronte all’inflazione galoppante.

Somalia
Rischia di precipitare la situazione in Somalia dove ribelli appartenenti al gruppo al Shabaab, la fazione più estremistica tra i fedeli alle deposte Corti islamiche, hanno assunto il controllo di Gurael, polo commerciale situato nella parte centrale del Paese. Non senza violenza: 13 civili sono stati uccisi dopo tre giorni di scontri tra i guerriglieri e una fazione moderata sunnita, alleata del fragile governo transitorio. Intanto l’Etiopia potrebbe prolungare la propria presenza militare in Somalia anche oltre il 2008 mentre, in precedenza, il ritiro delle truppe era stato confermato per la fine dell'anno.

Repubblica Democratica del Congo
Si cerca una soluzione della crisi in Repubblica Democratica del Congo. Lunedì a Nairobi si incontreranno i rappresentanti del governo congolese e i ribelli guidati da Laurent Nkunda. Sul tavolo i dettagli per un cessate-il-fuoco tra le forze governative e i miliziani tutsi che operano nella parte orientale del Congo. Ieri intanto è stata trovata un’intesa tra le autorità congolesi e ruandesi su un piano militare che contrasti l'azione dei ribelli hutu che hanno le loro basi nel Congo orientale.

Medio Oriente
Un lancio di razzi dalla Striscia di Gaza su Israele è stato rivendicato da un gruppo armato palestinese legato ad al Fatah. L’azione è in risposta ai gravi scontri avvenuti nei giorni scorsi a Hebron, in Cisgiordania, dove si è scatenata la violenza dei coloni ultraortodossi.

Iraq-cronaca
Quattro le vittime in due diversi episodi di violenza a nord di Baghdad. Nel primo attacco hanno perso la vita tre miliziani filogovernativi del "Consiglio del risveglio"; nel secondo un poliziotto è stato ucciso da un attentatore kamikaze.

Filippine-sparatoria
Sono 17 le persone uccise ieri sera in uno scontro a fuoco tra poliziotti e alcuni malviventi davanti alla sede di una società di trasporti a Manila, nelle Filippine. La sparatoria è iniziata quando la polizia ha intercettato i sospetti autori di una rapina. Quattro di loro sono stati arrestati mentre altri tre sono riusciti a fuggire.

Terremoto-California
Non ha provocato feriti il sisma di magnitudo 5,5 sulla scala Richter che ha colpito ieri il sud della California. L’epicentro della scossa è stato individuato in una zona poco popolata nel deserto di Mojave e a 5 km di profondità.

Italia-ThyssenkruppGiornata di commozione a Torino, nel nord Italia, ad un anno esatto dal rogo della Thyssenkrupp, costato la vita a 7 operai. "Il loro sacrificio non è andato perso" ha sottolineato don Corrado Bettiga, il cappellano del cimitero torinese dove stamani è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime. Dopo la funzione è stata scoperta una lapide a ricordo della tragedia. Duemila persone hanno poi partecipato ad un corteo, promosso dall’associazione "Legami d'acciaio", diretta dall’ex stabilimento Thyssenkrupp al Palagiustizia dove il 15 gennaio si aprirà il processo contro sei manager dell’azienda tedesca. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 341
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