Vicinanza del cardinale Re ai vescovi agostiniani minacciati di morte
Il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i vescovi e presidente
della Pontificia Commissione per l'America Latina, ha partecipato agli atti organizzati
dagli Agostiniani Recolletti in occasione del Centenario del Capitolo di San Millán
nel monastero di Yuso in Spagna. Il porporato ha sottolineato in un'intervista concessa
durante l'Incontro dei vescovi Agostiniani Recolletti che “la percentuale di vescovi
nell'Ordine degli Agostiniani Recolletti è molto alta”, lo ha reso noto a Zenit Santiago
Riesco, dell'ufficio stampa dell'Ordine. Secondo lui, ciò è dovuto all'aver accettato
di lavorare in luoghi molto poveri in cui non c'erano religiosi, e soprattutto al
fatto che “sono eccellenti vescovi, con una grande preparazione spirituale e culturale”.
Per il porporato, “l'Ordine ha veri leader religiosi”. Il cardinale si è riferito
ai casi di vescovi che hanno ricevuto minacce di morte e ha affermato che “sono minacciati
perché hanno compiuto il loro dovere e hanno difeso i diritti delle persone, i diritti
dei più deboli”. È il caso di monsignor José Luís Azcona Hermoso, vescovo agostiniano
recolletto di Marajó (Brasile), minacciato di morte per aver denunciato gli abusi
nell'uso delle terre e il traffico di donne per lo sfruttamento sessuale. Il legame
del porporato con l'Ordine degli Agostiniani Recolletti risale a 40 anni fa a Panama,
quando è nata un'amicizia con la comunità di Agostiniani che viveva di fronte alla
sua Nunziatura. Durante l'intervista, concessa alla pagina web ufficiale dell'Ordine
(www.augustinosrecoletos.it) il cardinale Re ha lodato la figura di Sant'Agostino
e ha sottolineato la sua ricerca della verità, “e da ciò la purezza della dottrina”.
“Evidentemente – ha aggiunto – era un uomo con una visione molto ampia, per questo
è uno dei grandi Padri della Chiesa”. (V.V.)