Si è spento a Roma Emilio Rossi presidente del Consiglio di amministrazione
del Centro Televisivo Vaticano
Cordoglio nel mondo del giornalismo. Emilio Rossi, presidente del Consiglio di amministrazione
del Centro Televisivo Vaticano e primo direttore del Tg1 della Rai, è deceduto ieri
nella sua casa romana. Aveva 85 anni. Genovese, laureato in giurisprudenza e in filosofia,
aveva cominciato l'attività giornalistica nel quotidiano “Il Corriere mercantile”.
Assunto dalla sede genovese della Rai, fu chiamato nel 1959 a Roma come segretario
di redazione del Telegiornale, del quale diventò successivamente vicedirettore. Fu
il primo direttore del neonato Tg1 nel 1976 e quindi, nel 1980, vicedirettore generale
della Rai. Durante gli anni della sua direzione del Tg1 (1975-1981 venne gambizzato
dalle Brigate Rosse, che gli spararono addosso una raffica di proiettili nell'aprile
del 1977, mentre, a piedi, stava recandosi al lavoro. Ha ricoperto gli incarichi di
presidente dell’Ucsi (l’Associazione dei giornalisti cattolici italiani) e - dal gennaio
2003 - del Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione Tv e minori.
Attualmente presiedeva il Consiglio di Amministrazione del Centro Televisivo Vaticano.
“Il giornalismo italiano ha perso una delle sue figure più prestigiose – ha detto
il Presidente dell’Ucsi Massimo Milone - il giornalismo cattolico ha perso un cristiano
di profonda sensibilità e spiritualità, l’Unione Cattolica della Stampa Italiana ha
perso un testimone rigoroso ed entusiasta”. L’Ucsi domani parteciperà ai funerali
che si terranno a Roma (ore 10,30) presso la basilica di Santa Maria delle Grazie.
Messaggio di cordoglio alla famiglia di Rossi anche dal presidente italiano Giorgio
Napolitano: “Partecipo commosso al dolore della famiglia e al cordoglio del mondo
dell'informazione per la scomparsa di Emilio Rossi, giornalista e scrittore di alto
talento che nel suo lungo impegno professionale e civile ha saputo interpretare le
crescenti aspettative dell'opinione pubblica e raccogliere le grandi trasformazioni
del mondo della comunicazione". Rossi era anche studioso di filosofia e di problemi
mediatici, ed è stato protagonista del dibattito culturale dell’ultimo mezzo secolo
con importanti contributi ed interventi in convegni e pubblicazioni. Del suo non occasionale
interesse per le tematiche filosofiche e della comunicazione testimoniano alcune significative
opere, di denso contenuto e di elegante scrittura: un saggio sul filosofo Jacques
Maritain, “Una pendola per lo zar- la politica, il tempo, la morte”, “L’undecima musa”.
Tutta la sua attività professionale è stata caratterizzata da un forte impegno culturale,
etico e religioso, al servizio del Paese e della società civile. (V.V.)