2008-12-05 15:27:45

Colera in Zimbabwe. Il cardinale Lozano Barragán: situazione gravissima


Sempre critica la situazione in Zimbabwe. Oltre all’epidemia di colera anche sul fronte politico si riaccende la tensione per l’annuncio di nuove elezioni entro due anni se fallirà l’accordo di spartizione del potere tra governo e opposizione. Il segretario di Stato americano Condoleezza Rice, che ha definito i negoziati “una farsa”, ha invitato il presidente Mugabe a dimettersi. Intanto il bilancio delle vittime del colera è salito a 575 morti. Sono più di 12 mila le persone contagiate e l’epidemia rischia di propagarsi al Sudafrica. Solo ieri Mugabe aveva decretato l’emergenza nel Paese, chiedendo anche aiuto alla comunità internazionale vista l’inefficienza degli ospedali e la mancanza di acqua potabile. A lanciare l’allarme anche il cardinale Javier Lozano Barragán, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, intervistato da Romilda Ferrauto:RealAudioMP3  
R. – La speranza di vita è di 30 anni, a causa della mancanza di medicine, di equipe e servizi medici, di infermieri e di tutto quello che riguarda la salute. Gli ospedali pubblici e le cliniche sono ormai chiusi. La morte si allarga in maniera esponenziale. L’unico ospedale di maternità presente nella capitale è chiuso. Vedendo le cose così disperate per i nostri fratelli in Zimbabwe, il nostro Pontificio Consiglio, che ha una fondazione che si chiama “Il Buon Samaritano” per i malati di Aids, ha donato al Paese, attraverso il nunzio, 10 mila dollari. Saranno forse una goccia in un oceano, ma almeno è qualcosa visto che noi non siamo ricchi. Il nunzio può trasferire questa piccola somma alle istituzioni sanitarie cattoliche per gli aiuti più urgenti.
 
D. – La situazione è veramente gravissima…
 
R. – E’ gravissima, però c’è un proverbio cinese che dice: “E’ meglio accendere un cerino, che maledire l’oscurità”. 







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