In un convegno a Roma il contributo della Chiesa croata al Concilio
Verificare e analizzare il contributo dei vescovi e dei teologi croati al Concilio
Vaticano II e il modo in cui l’assise è stata recepita dalla Chiesa croata: è l’obiettivo
del convegno promosso oggi a Roma dall’Ambasciata di Croazia presso la Santa Sede
in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense e la Facoltà Cattolica
di Teologia dell’Università di Zagabria. Durante l’incontro, incentrato sul tema “La
Chiesa croata e il Concilio Vaticano II. Partecipazione, contributo e recezione”,
“si presenteranno i contributi essenziali alla teologia, agli studi mariologici, alle
scienze sociali, alla diffusione della Parola di Dio”. Si inquadrerà – spiegano i
promotori - la Chiesa croata nel vasto ambito della “Ostpolitik vaticana” senza trascurare
“il rinnovamento della teologia nei paesi del Centro-Est e del Sud-Est europeo”. Ad
inaugurare i lavori, il rettore della Pul, mons. Rino Fisichella. Tra i relatori –
rende noto il Sir – ci sono mons. Walter Brandmüller, presidente del Pontificio Comitato
di Scienze storiche; l’arcivescovo di Zagabria cardinale Josip Bozanic; il card. Tomáš
Špidlík. Durante l’incontro, che si concluderà domani, è prevista la presentazione
del libro “Ho conosciuto due Papi” (Lateran University Press) di Emilio Marin, ambasciatore
di Croazia presso la Santa Sede. (A.L.)