2008-12-02 13:51:22

La Chiesa dell’America Latina ribadisce l’impegno per gli “ultimi” nella Pastorale di Strada


La Chiesa sia più presente nei problemi della strada. È l’esortazione lanciata nel documento finale del primo Incontro continentale latinoamericano e del Caribe della Pastorale della Strada, svoltosi a Bogotà, in Colombia, nell'ottobre scorso. Nel testo reso pubblico ieri dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, si afferma che la pastorale con le persone senza casa e sfruttate rappresenta uno dei "segni dei tempi attuali" ai quali la Chiesa è "chiamata a dare risposta" se vuole che l'evangelizzazione sia feconda. Il documento pone poi un accento speciale sulla pastorale con le prostitute e i bambini di strada, e in generale con le persone che subiscono sfruttamento.

"Il commercio di esseri umani, in particolare di donne, minori, bambini e bambine, si è trasformato in un potente affare globale, il terzo crimine più lucrativo a livello planetario", afferma il testo, e "anche se non si tratta di un fenomeno nuovo" l'aspetto di novità è che "oggi è diventato, a livello mondiale, un complesso commercio che approfitta della miseria e della vulnerabilità delle sue vittime". Queste persone, osserva poi il documento, "si sono trasformate nelle schiave del XXI secolo. Ingannate e gettate in strada, sono un esempio vivo di un'ingiusta discriminazione contro di loro, imposta dalla società dei consumi". Una delle barriere che bisogna abbattere è quella di riconoscere che queste persone sono "vittime": “È fondamentale riconoscere che lo sfruttamento sessuale e la tratta di esseri umani sono atti di violenza, soprattutto contro le donne, i minori, i bambini e le bambine". Anche se varie organizzazioni ecclesiali stanno svolgendo un lavoro "molto positivo", riconosce il documento, l'intervento della Chiesa e delle entità governative "finora non è stato adeguato o sufficiente a raggiungere risultati migliori".

Un altro settore in cui la Chiesa ha espresso chiaramente la necessità di incrementare la sua presenza è la pastorale con gli utenti della strada. "Le azioni pastorali della Chiesa assumono con creatività, audacia ed entusiasmo il mondo degli utenti della strada, soprattutto quelli che, per il loro lavoro, si trovano lontani non solo dalla casa e dalla famiglia, ma anche dall'attenzione territoriale ordinaria delle parrocchie". Tra le iniziative, si propongono "l'accoglienza nelle stazioni di trasporto terrestre, campagne di educazione stradale e di prevenzione di incidenti, i camion-cappella, la celebrazione dei sacramenti dell'Eucaristia e della Riconciliazione alle fermate e nelle stazioni di servizio". "La Chiesa - conclude il documento - vuole stare dove si trova e vive l'uomo, nella sua realtà, nella sua difficoltà, con le sue gioie e le sue sofferenze". (A cura di Marco Guerra)







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