2008-11-27 15:49:47

L’arcivescovo di Lusaka respinge gli attacchi contro la Chiesa


In Zambia si alzano i toni degli attacchi a padre Franck Bwalya, il direttore della popolare emittente “Radio Icengelo” della diocesi di Ndola arrestato il 12 novembre con l’accusa di avere trasmesso commenti faziosi contro il vincitore delle elezioni presidenziali del 30 ottobre, Rupiah Banda. A queste accuse si è aggiunta in questi giorni quella ancora più infamante rivolta dal Ministro della Provincia Meridionale dello Zambia Daniel Mokombwe di avere voluto “fomentare il genocidio” nel Paese. Accuse respinte con forza dall’arcivescovo di Lusaka mons. Telesphore Mpundu che, a nome dell’episcopato, ha definito le affermazioni del ministro “inaccettabili e incresciose”. “Noi – ha detto il presule ripreso dal quotidiano zambiano “The Post” - non perpetriamo il genocidio, siamo agenti di giustizia e ci sforziamo di promuoverla. La missione della Chiesa è di riconciliare e di garantire che il popolo venga prima di tutto”, ha aggiunto mons. Mpundu, ricordando che la Chiesa in Zambia non è nuova a questo genere di attacchi. Il processo contro padre Bwalya inizia giovedì. Il sacerdote è imputato di avere denunciato nelle sue trasmissioni, frodi elettorali e definito l’elezione del presidente Banda illegittima, istigando tensioni sociali. Le sue analisi sul voto gli hanno attirato in queste settimane gli attacchi di diversi esponenti del partito di maggioranza. Riserve sullo svolgimento delle elezioni del 30 ottobre, vinte di stretta misura da Banda, sono state espresse anche dalla Conferenza episcopale (ZEC) che in una recente nota si era detta preoccupata della polarizzazione del clima politico nel Paese. (L.Z.)







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