Il terrorismo torna a colpire l'India: oltre 100 morti a Mumabi. Azioni ancora in
corso
Dura ormai da oltre 17 ore l’attacco terroristico su Mumbai, la capitale finanziaria
dell’India. Le vittime accertate sono oltre 100, tra cui anche un cittadino italiano,
mentre sono diverse centinaia i feriti. Il bilancio è purtroppo solo provvisorio in
quanto sono ancora in corso le operazioni dei corpi speciali indiani per tentare di
liberare le decine di persone tuttora ostaggio dei terroristi islamici in due alberghi
della città. L’attacco senza precedenti in India è stato rivendicato da un gruppo
sconosciuto, i Mujaheddin Deccan, che hanno colpito obiettivi turistici e alberghi
di lusso frequentati da occidentali, in particolare da britannici e americani, con
esplosivi e armi pesanti. Da Mumbai, Maria Grazia Coggiola:
Il 2008
si conferma uno degli anni più drammatici per la storia moderna dell'India: altre
città sono state colpite, infatti, nel corso dell’anno, da attacchi sincronizzati
che hanno fatto in totale più di 200 vittime. Ma perché l’India interessa così tanto
al terrorismo internazionale? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Michelguglielmo Torri,
docente di Storia dell’Asia all’Università di Torino:
Attacchi sincronizzati,
dunque, quelli messi in campo ieri sera dai terroristi a Mumbai, che hanno preso di
mira gli obiettivi strategici della capitale economica indiana. Purtroppo, però, non
è la prima volta che l’India vive questa situazione. Salvatore Sabatino ha chiesto
un commento anche a Loretta Napoleoni, esperta di terrorismo internazionale:
Ascoltiamo,
ora, la testimonianza di padre Carlo Torriani, missionario del Pime, da anni a Mumbai,
che ci spiega come la città ha reagito agli attacchi e come lui ha appreso la notizia
degli attacchi. L’intervista è ancora di Salvatore Sabatino: