2008-11-27 15:47:16

Dichiarazione del presidente dell’episcopato colombiano sulla crisi sociale in Colombia


Invitiamo tutte le forze del Paese affinché, “lasciando da parte ciò che ci porta allo scontro e ci divide, si possa insieme cercare il bene comune dei colombiani, soprattutto dei più poveri e indifesi” e rendere possibile “la costruzione di una società più giusta, fraterna, solidale e pacificata”. È l’accorato auspicio dei vescovi colombiani espresso ieri, in una dichiarazione a firma dell’arcivescovo di Barranquilla e Presidente della Conferenza episcopale mons. Rubén Salazar Gómez. Il documento è stato reso pubblico con riferimento alla grave crisi sociale provocata nel Paese dopo il crollo delle cosiddette “piramidi”, cioè le società finanziarie che hanno operato senza controlli e con scopi speculativi. Con l’amore di pastori - prosegue mons. Salazar Gómez – “noi vogliamo accompagnare tutte le persone che in queste terribili circostanze “hanno perso i loro beni e risparmi; comprendiamo il loro dolore e la loro angoscia. Invitiamo ciascuno a cercare con coraggio, ma sempre usando la prudenza e rispettando la legge, di farsi restituire ciò che hanno perso”. “Vogliamo denunciare con chiarezza – sottolineano i vescovi - il fatto che questi eventi mostrano, ancora una volta, la situazione di patologia morale che vive la nostra patria; realtà causata dal degrado del costume sociale, causa ed effetto di circolo vizioso”. Tale dinamica, secondo i presuli della Colombia, è alimentata dalla “violenza generalizzata e dall’ingiustizia che corrode tutti gli ambiti della vita nazionale”. E’ alimentata anche “dalla corruzione arrogante, dalla mala politica che ha impedito l’edificazione di una nazione ordinata e pacifica, dalla ricerca spasmodica del denaro facile e, infine, dall’onnipresente azione deleteria del crimine, specialmente il narcotraffico, il contrabbando e la delinquenza organizzata”. Secondo l’episcopato colombiano questa “malattia morale provoca un numero sempre crescente di vittime. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di persone “senza nessuna protezione di fronte alle forze che distruggono la loro dignità”. Ricordando che domenica prossima è l’inizio dell’Avvento, i vescovi sottolineano che “ci prepariamo a celebrare il mistero dell’amore infinito di Dio verso gli uomini, manifestato nel suo Figlio Gesù, che nel seno di Maria Vergine si è fatto uno di noi”. È il momento, dunque, “di accogliere quest’amore misericordioso – conclude il comunicato – e rinnovare così le forze e l’entusiasmo necessario in favore del bene comune e fare della Colombia una vera patria per tutti”. (A cura di Luis Badilla)







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