Piacenza saluta le suore adoratrici del nuovo monastero di clausura di Veano
Villa Alberoni di Veano, in provincia di Piacenza, torna ad essere luogo di preghiera
e spiritualità. La struttura – riferisce Avvenire - fino al 2000 ha ospitato le iniziative
dell’Azione Cattolica diocesana, ma dopo i lavori dell’Opera Pia Alberoni rinasce
con l’arrivo di dieci monache messicane delle congregazione delle Adoratrici Perpetue
del Santissimo Sacramento. Le religiose saranno accolte sabato prossimo con una Messa
celebrata dal vescovo di Piacenza-Bobbio, Gianni Ambrosio, seguirà un momento di festa
a Veano. L’ingresso in monastero è invece previsto per domenica con i vespri presieduti
dal vicario generale Lino Ferrari. Grande è la soddisfazione del presidente dell’Opera
Pia, Anna Braghieri, secondo la quale era da tempo che si pensava alla soluzione più
adeguata per la ristrutturazione della casa: “L’idea di dar vita ad un monastero di
clausura è stata un dono di Dio”. Tutto è nato dall’incontro tra padre Luigi Mezzadri
e il piacentino don Stefano Antonelli, allora studente a Roma, che parlarono di Veano
al gesuita Arturo Elberti, assistente delle monache. Carisma della Congregazione è
l’adorazione perpetua. La fondatrice è la grossetana Caterina Sordini, che a 17 anni
fu promessa in sposa ad un nobile. Ma guadandosi allo specchio ricoperta di gioielli
vide l’immagine di Gesù crocefisso che la esorto a non abbandonarlo per un altro.
Fu così che Caterina nel 1788 entro nelle Terziarie Francescane. Quando Gesù le apparve
di nuovo fu invece l'inizio della nuova Congregazione fondata nel 1807. (M.G.)