Storico incontro oggi a Teheran tra il presidente libanese Michel Suleiman e l’omologo
iraniano Mahmud Ahmadinejad. Numerosi i temi in agenda: questioni politiche ed economiche,
le relazioni bilaterali e la situazione in Medio Oriente e del processo di pace arabo-israeliano.
Ma come interpretare questo faccia a faccia? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Camille
Eid, giornalista libanese del quotidiano “Avvenire”.00:01:49:78
R. –
Questa visita del presidente libanese in Iran si inserisce nella lunghissima serie
di visite effettuate da Suleiman nei primi sei mesi del suo mandato. Constatiamo che
ha visitato circa 10 Paesi in questi ultimi mesi; l’Iran intrattiene rapporti molto
forti, consolidati con il Libano ma il problema è che non li intrattiene direttamente
con il governo – o esclusivamente con il governo e lo Stato libanese – ma con un partito.
Quindi, penso che questa visita acquisti maggiore importanza perché Suleiman chiederà
sicuramente di avere, d’ora in poi, un rapporto da Stato a Stato e non da Stato a
partito.
D. – Ricordiamo che l’Iran esercita una forte influenza attraverso
il suo sostegno a Hezbollah, che fa parte del governo di unità nazionale, anche se
nega di fornire un aiuto militare al movimento sciita libanese. Qual è la situazione
su questo fronte?
R. – Aiuta militarmente ma anche economicamente: sappiamo
che dopo la guerra del 2006, l’Iran ha finanziato la ricostruzione di parecchi ponti
e infrastrutture del Libano del Sud; solo che questi aiuti non arrivano allo Stato
per essere devoluti a chi di dovere, ma arrivano ad un partito che poi pensa di farne
quello che vuole. Hezbollah effettivamente fa parte del governo di unità nazionale.
La questione principale che il governo deve affrontare adesso è quella del disarmo
dell’Hezbollah. Disarmo non è una parola che piace molto al partito, perché si pensa
di poter arrivare, invece, ad una specie di rinuncia volontaria del "Partito di Dio"
al proprio arsenale, diventando magari parte dell’esercito libanese preposto alla
difesa della frontiera meridionale, oppure sotto un’altra forma. Ma l’importante è
arrivare ad avere un unico esercito libanese in questo Stato.