Mons. Marchetto: i rifugiati sono nel cuore della Chiesa
Almeno 40 rappresentanti degli episcopati europei e africani, una delegazione della
Santa Sede e organizzazioni internazionali cattoliche partecipano a Liverpool ad un
Seminario congiunto sulle migrazioni, incentrato sul tema tratto dal Vangelo “Ero
forestiero e mi avete ospitato”. Il Seminario, promosso dal Consiglio delle Conferenze
Episcopali d’Europa (CCEE) e dal Congresso delle Conferenze Episcopali di Africa e
Madagascar (SECAM), fa parte di una serie di incontri volti a “promuovere la collaborazione
tra le Chiese dei due continenti”. L’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del
Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti è intervenuto
sulle priorità legate all’esperienza migratoria e sul fenomeno degli studenti stranieri.
Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Le migrazioni
odierne costituiscono il più vasto movimento di persone di tutti i tempi. Per comprendere
la missione della Chiesa in questo campo - ha affermato mons. Marchetto - bisogna
far riferimento all’Istruzione Erga migrantes caritas Christi sulla pastorale
migratoria. E’ un testo, ha detto l’arcivescovo, applicabile a tutte le categorie
dei migranti. Il documento - ha poi osservato - intende fornire una risposta
ecclesiale ai nuovi bisogni pastorali dei migranti per trasformare l’esperienza migratoria
in un'occasione per il dialogo e una nuova evangelizzazione. I rifugiati - ha spiegato
mons. Marchetto - sono sempre nel cuore della Chiesa. La situazione di molti rifugiati
è drammatica e la missione della Chiesa - ha aggiunto - è quella di promuovere la
consapevolezza della necessità di un cambiamento. Questa missione
non può prescindere dalla solidarietà che è collegata - ha detto il segretario del
dicastero pontificio - alla comprensione di far parte tutti della stessa famiglia
umana, qualunque siano le differenze nazionali, razziali, etniche, economiche o ideologiche.
Nel campo della cooperazione si devono poi ricordare le organizzazioni caritatevoli
cattoliche internazionali, coinvolte nelle attività di sviluppo e di assistenza sociale
in favore della dignità umana e cristiana: la situazione dei rifugiati - fa notare
il presule - richiede una preparazione adeguata per questo apostolato specifico. Mons.
Marchetto ha fatto infine riferimento alla pastorale per gli studenti stranieri: la
Chiesa deve aiutarli nello scoprire il ruolo strategico non solo per i loro Paesi
ma per tutta la comunità internazionale. Per promuovere questo percorso - ha concluso
- si deve legare l’offerta formativa alla trasmissione di principi religiosi e morali.