Impianto fotovoltaico in Vaticano per produrre energia pulita
Una struttura che “si colloca nella scia della ‘cultura del verde’ caratterizzata
da valori etici, così com’è nelle intenzioni di Papa Benedetto XVI”. E’ questa la
filosofia che ha portato l’Aula Paolo VI in Vaticano a dotarsi di un nuovo impianto
fotovoltaico. Realizzato sulla copertura dell’Aula, il sistema di conversione dell’energia
solare in energia elettrica sarà inaugurato mercoledì prossimo, alle ore 11.30, presso
la Casina di Pio IV nei Giardini Vaticani, sede della Pontificia Accademia delle Scienze.
Tra le varie personalità presenti, a iniziare dal cardinale Giovanni Lajolo, presidente
del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, prenderanno la parola anche
l’ing. Pier Carlo Cuscianna - direttore dei Servizi tecnici del Governatorato e iniziatore
del progetto - e il Nobel per la Fisica, il prof. Carlo Rubbia.
Lo Stato della
Città del Vaticano, si legge in una nota ufficiale, “non ha mancato di manifestare
la propria attenzione ai sempre più urgenti problemi di natura ambientale che coinvolgono
il pianeta”. Un’attenzione tradotta in realtà dal nuovo impianto fotovoltaico allestito
sulla grande Aula delle udienze, che per la sua modernità rispetto al tessuto edilizio
della Città del Vaticano, ha consentito la realizzazione della struttura su una superficie
pari a circa 5.000 mq. Dotato di una potenza massima di 221 KW, l’impianto è composto
da 2.400 moduli, installati in sostituzione dei pannelli in calcestruzzo e che riproducono,
spiega la nota, “la dimensione dei tegolini originali previsti nel progetto dell'ing.
Nervi”, cui si deve l’Aula Paolo VI.
I 300 MWh annui di energia elettrica
"pulita", prodotti dal generatore solare, verranno così immessi nella rete elettrica
vaticana, “a parziale copertura dei consumi della stessa Aula e dei palazzi limitrofi
ed ogni anno - spiega la nota - consentiranno di evitare le emissioni di 225.000 kg
di anidride carbonica e risparmiare circa 80 tonnellate equivalenti di petrolio”.