Filippine: i vescovi decidono di incontrare i promotori della legge sulla salute riproduttiva
I vescovi filippini hanno deciso di incontrare i promotori della legge sulla salute
riproduttiva (la RH Bill 5043), per dirimere le divergenze ancora aperte sul controverso
provvedimento attualmente in discussione alla Camera dei Rappresentanti di Manila.
Secondo quanto anticipato ai giornali da mons. Socrates Villegas, presidente della
Commissione episcopale sulla catechesi e l’educazione cattolica, non si tratterà di
un incontro collettivo, ma di incontri individuali. L’iniziativa è stata accolta positivamente
dai patrocinatori della legge, anche se resta la consapevolezza che un accordo sarà
difficile. In una dichiarazione diffusa nei giorni scorsi, la Conferenza episcopale
filippina (CBCP) ha intanto ribadito le sue obiezioni al provvedimento. Secondo i
vescovi, anche se non mancano misure condivisibili come quelle riguardanti la tutela
della salute della madre e del bambino, la promozione dell’allattamento al seno, la
lotta contro la violenza alle donne, l’attuale formulazione della legge presenta diversi
punti critici laddove minaccia la vita dei bambini non nati, la stabilità della famiglia
e la dignità della donna. Tra i limiti del testo attualmente in discussione, la nota
della CBCP - ripresa dall'agenzia Ucan - segnala in particolare l’assenza di una definizione
esplicita del momento in cui inizia la vita e l’introduzione in tutte le scuole di
un unico programma nazionale di educazione sessuale che, tra l’altro, intaccherebbe
la libertà di coscienza e di espressione in questo ambito. Per potere passare al Senato
la proposta di legge ha bisogno della maggioranza semplice dei voti della Camera bassa.
Secondo alcuni recenti sondaggi il provvedimento, a cui potrebbe opporre il veto la
Presidente Arroyo, ha il sostegno del 70% dei filippini. (L.Z.)