2008-11-15 09:03:34

I vescovi congolesi denunciano il “genocidio silenzioso” in Nord Kivu


Nel Kivu sta avvenendo un “genocidio silenzioso” nel “lassismo” della comunità internazionale: la denuncia viene dai vescovi della Repubblica Democratica del Congo, in una nota ripresa dall'agenzia Sir, diffusa durante la sessione straordinaria del Comitato permanente della Conferenza episcopale nazionale del Congo (Cenco). “Condanniamo con veemenza questa maniera ignobile di considerare la guerra come un mezzo per risolvere i problemi e accedere al potere – scrivono i presuli -. Denunciamo tutti i crimini commessi contro cittadini innocenti e disapproviamo nel modo più assoluto ogni aggressione del territorio nazionale. Biasimiamo il lassismo con cui la comunità internazionale tratta il problema dell’aggressione di cui è vittima il nostro Paese”. La situazione nel Kivu, affermano, “sta raggiungendo proporzioni insopportabili”, con una “crudeltà di eccezionale virulenza” contro le popolazioni locali. Tutto ciò “sotto gli occhi impassibili di coloro che hanno ricevuto il mandato di mantenere la pace e proteggere la popolazione civile. I nostri stessi governanti si dimostrano impotenti di fronte alla portata della situazione”. I vescovi chiedono “l’immediata cessazione delle ostilità e la garanzia delle condizioni di sicurezza per il ritorno degli sfollati alle loro terre”, “un aumento dell’aiuto umanitario”, mentre si appellano al governo e alla comunità internazionale per porre fine alle violenze. (B.C.)







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