2008-11-13 15:19:12

Vietnam: più distesi i rapporti tra Stato e Chiesa ma nuove tensioni nella diocesi di Hue


Nonostante le inevitabili frizioni e il persistere di molte restrizioni alla libertà religiosa in Vietnam, i rapporti tra le autorità e la Chiesa sono più distesi di un tempo. Ad affermarlo in un’intervista all’agenzia Églises d’Asie delle Missioni Estere di Parigi (MEP) è mons. Joseph Nguyen Chi Linh, vescovo di Thanh Hoa e vice-presidente della Conferenza episcopale vietnamita. “Evidentemente non siamo del tutto soddisfatti della situazione, ma abbiamo l’impressione che le relazioni tra le due parti siano abbastanza distese e cordiali, pur con le inevitabili frizioni legate alla situazione politica nazionale”, ha detto il presule, intervistato nei giorni scorsi durante un breve soggiorno a Parigi. Mons. Nguyen cita in particolare le minori restrizioni imposte dal regime per le ammissioni ai seminari, non più contingentate come un tempo e nelle ordinazioni dei sacerdoti, sulle quali oggi, di fatto, le autorità lasciano fare senza interferire. Sul piano delle attività pastorali poi, ha detto il presule, “abbiamo abbastanza libertà, nonostante le vecchie disposizioni siano ancora in vigore. Ma le tensioni di una volta sono scomparse. La lunga convivenza ha aumentato la nostra familiarità reciproca”. Per altro verso, mons. Nguyen denuncia l’assenza di libertà di espressione e di stampa ancora oggi monopolio del Partito comunista che controlla tutti i media. Nell’intervista il presule parla anche della controversia sulla restituzione alla Chiesa della ex Delegazione Apostolica di Hanoi e del terreno della parrocchia di Thai Ha: “Il governo – dice - è intervenuto in modo brutale e arbitrario e la soluzione da esso imposta non è per nulla soddisfacente per i fedeli della diocesi di Hanoi e per la Chiesa in Vietnam”. I due casi – ha precisato il vescovo – non sono isolati, perché, anche se i media non ne parlano, analoghi contenziosi ci sono anche in altre diocesi del Paese. La stessa agenzia Églises d’Asie segnala un altro focolare di tensione nella parrocchia di An Bang, nella diocesi di Hue, dove da qualche mese è in atto un braccio di ferro su un terreno sul quale la comunità cattolica locale ha eretto un santuario. Le autorità locali ne pretendono la demolizione, in quanto a loro dire, abusivo e dallo scorso 26 settembre il terreno è presidiato dalle forze dell’ordine. (L.Z.)







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