Vietnam: più distesi i rapporti tra Stato e Chiesa ma nuove tensioni nella diocesi
di Hue
Nonostante le inevitabili frizioni e il persistere di molte restrizioni alla libertà
religiosa in Vietnam, i rapporti tra le autorità e la Chiesa sono più distesi di un
tempo. Ad affermarlo in un’intervista all’agenzia Églises d’Asie delle Missioni Estere
di Parigi (MEP) è mons. Joseph Nguyen Chi Linh, vescovo di Thanh Hoa e vice-presidente
della Conferenza episcopale vietnamita. “Evidentemente non siamo del tutto soddisfatti
della situazione, ma abbiamo l’impressione che le relazioni tra le due parti siano
abbastanza distese e cordiali, pur con le inevitabili frizioni legate alla situazione
politica nazionale”, ha detto il presule, intervistato nei giorni scorsi durante un
breve soggiorno a Parigi. Mons. Nguyen cita in particolare le minori restrizioni imposte
dal regime per le ammissioni ai seminari, non più contingentate come un tempo e nelle
ordinazioni dei sacerdoti, sulle quali oggi, di fatto, le autorità lasciano fare senza
interferire. Sul piano delle attività pastorali poi, ha detto il presule, “abbiamo
abbastanza libertà, nonostante le vecchie disposizioni siano ancora in vigore. Ma
le tensioni di una volta sono scomparse. La lunga convivenza ha aumentato la nostra
familiarità reciproca”. Per altro verso, mons. Nguyen denuncia l’assenza di libertà
di espressione e di stampa ancora oggi monopolio del Partito comunista che controlla
tutti i media. Nell’intervista il presule parla anche della controversia sulla restituzione
alla Chiesa della ex Delegazione Apostolica di Hanoi e del terreno della parrocchia
di Thai Ha: “Il governo – dice - è intervenuto in modo brutale e arbitrario e la soluzione
da esso imposta non è per nulla soddisfacente per i fedeli della diocesi di Hanoi
e per la Chiesa in Vietnam”. I due casi – ha precisato il vescovo – non sono isolati,
perché, anche se i media non ne parlano, analoghi contenziosi ci sono anche in altre
diocesi del Paese. La stessa agenzia Églises d’Asie segnala un altro focolare di tensione
nella parrocchia di An Bang, nella diocesi di Hue, dove da qualche mese è in atto
un braccio di ferro su un terreno sul quale la comunità cattolica locale ha eretto
un santuario. Le autorità locali ne pretendono la demolizione, in quanto a loro dire,
abusivo e dallo scorso 26 settembre il terreno è presidiato dalle forze dell’ordine.
(L.Z.)