Dal Consiglio d’Europa il ‘no’ a divieti ad esporre simboli religiosi
‘No’ ai divieti di indossare o esporre simboli religiosi, ‘si’ a sanzioni contro chi
predica l’odio e la discriminazione: sono queste alcune delle principali raccomandazioni
che il Consiglio d’Europa ha rivolto ai suoi 47 Paesi membri in base alle sentenze
emesse in questi ultimi anni dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Le ‘raccomandazioni’
del Consiglio d’Europa sono state raccolte in due manuali, presentati questa mattina
nel corso di un convegno dedicato al tema dei diritti umani in società culturalmente
diverse, che vogliono essere punti di riferimento per l’azione dei tribunali e dei
legislatori nazionali. Il manuale sull’esibizione di simboli religiosi in luoghi pubblici,
redatto dal professor Malcom Evans, decano della facoltà di scienze sociali e legge
dell’Università di Bristol, chiarisce che lo Stato non può proibire in assoluto, ma
solo in determinate circostanze, a un individuo di indossare abiti o oggetti religiosi.
A curare il manuale sui discorsi basati sull’odio è stata Anne Weber, esperta di diritti
umani. Dal testo emerge che alcune affermazioni - ad esempio quelle che incitano all’intolleranza
o negano l’olocausto - non solo non devono essere fatte pubblicamente, ma anche che
lo Stato è tenuto a sanzionare chi le esprime. (A.L.)