2008-11-10 16:14:28

Uruguay: i vescovi condannano l’aborto e lanciano la missione continentale


“Il valore della vita umana è un bene per ciascuno e per la società” e “nessuna legge onesta può giustificare l’eliminazione di un essere indifeso che ha diritto alla vita e a nascere”. Così, ancora una volta i vescovi dell’Uruguay che concluderanno la loro Assemblea plenaria mercoledì hanno voluto sottolineare gli insegnamenti della Chiesa in merito al progetto di legge sulla “salute sessuale e riproduttiva” che, dopo l’approvazione dei deputati con lo scarto di un solo voto, dovrà essere sottoposto ai senatori. Com’è ben noto, il Presidente dell’Uruguay Tabaré Vázquez, medico e leader di una coalizione di centro-sinistra, ha annunciato il suo veto agli articoli che potrebbero depenalizzare l’aborto entro la 12.ma settimana. I vescovi richiamano l’attenzione su quelle posizioni che “manipolano e oscurano la verità fondamentale del diritto alla vita, anteponendo altri interessi o situazioni, senza considerare ne’ la scienza ne’ la coscienza etica”. “Relativamente ai fedeli cattolici che promuovono o votano una legge a favore dell’aborto – si legge nel comunicato – ricordiamo che chi agisce in questo modo rompe il vincolo che lo unisce a Cristo nella Chiesa”. Ieri, nel corso del pellegrinaggio nazionale al santuario della Patrona dell’Uruguay la “Virgen de los Treinta y Tres”, durante la concelebrazione eucaristica, è stato dato l’avvio alla Missione continentale voluta dalla V Conferenza degli episcopati latinoamericani e caraibici nel maggio 2007, in Aparecida, e trasformata in un piano pastorale organico annunciato lo scorso 15 agosto a chiusura del terzo Congresso Americano Missionario (CAM3). Più o meno in quei giorni i vescovi uruguayani si sono rivolti ai cattolici tramite una lettera per rilevare che durante la festa nazionale della Madonna sarebbero state affidate “al cuore di Maria le intenzioni missionarie” e che essi avrebbero “chiesto la grazia necessaria per aprirsi allo Spirito, lasciandosi illuminare nel cammino di discepoli e missionari di Gesù Cristo affinché i popoli abbiano la vita”. Ieri, la Santa Messa è stata presieduta da mons. Martín Pablo Pérez Scremini, vescovo di Florida e concelebrata con i presuli delle altre nove diocesi del Paese. Mons. Orlando Romero Cabrera, vescovo di Canelones e rappresentante dell’episcopato uruguayano nel CAM3 nella sua omelia ha sottolineato la portata dell’essere missionari oggi: “Siamo missionari non solo nelle nostre parrocchie o nelle nostre diocesi, ha detto, siamo missionari nel mondo poiché Gesù, che è venuto tra noi come missionario del Padre, è missionario del mondo". "Noi vogliamo avere gli stessi sentimenti di Gesù - ha continuato - e vogliamo essere missionari nel mondo all’interno delle nostre frontiere ma anche oltre le frontiere per dare sostegno anche, con la preghiera, a coloro che lavorano fuori”. Al riguardo mons. Romero ha ricordato che la chiesa uruguayana ha molti missionari in diversi Paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. (L.B.)







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