2008-11-10 16:14:34

El Salvador: appello dell’arcivescovo per un processo elettorale pacifico


Il popolo salvadoregno da alcune settimane è impegnato in una campagna elettorale molto intensa anche se ancora non aperta ufficialmente. Alla vigilia dell’apertura del lungo processo elettorale, l’arcivescovo della capitale San Salvador, mons. Fernando Sáenz Lacalle, nella sua tradizionale conferenza stampa dopo la Messa della domenica ha chiesto, ieri, “ai politici, partiti e candidati, tutti gli sforzi necessari per essere protagonisti di un dibattito basato nel rispetto reciproco e nella pace autentica”. Al riguardo il presule ha sottolineato l’importanza del cosiddetto “patto di non aggressione” firmato da tutti con la mediazione del Procuratore generale per i diritti umani. “È un impegno solenne e fondamentale che va rispettato sempre”, ha rilevato mons. Sáenz, che poi ha aggiunto: “Sarebbe una cosa buona per tutti, darebbe pace a tutti, e ovviamente sarebbe un beneficio per l’intero Paese che ne ha tanto bisogno”. Commentando un primo serio incidente elettorale di venerdì scorso in cui sono stati coinvolti militanti dell’ex guerriglia, oggi partito “Fronte Farabundo Martí per la liberazione nazionale” che, secondo la stampa locale, hanno attaccato una carovana del candidato presidenziale della “Alianza Republicana Nacionalista (ARENA), l’arcivescovo ha rinnovato un accorato appello a “non intraprendere il cammino dello scontro e della violenza”. Infine, l’arcivescovo di San Salvador ha molto insistito sulla necessità che i partiti e i loro candidati “trasmettano ai propri sostenitori sentimenti e comportamenti democratici” e ciò non solo come garanzie di pace e rispetto ma anche come condizioni “per sviluppare un dibattito elettorale basato sulle idee, i progetti e l’uso della ragione”. In Salvador il prossimo 18 gennaio ci saranno le consultazioni per eleggere 84 deputati dell’Assemblea nazionale e 20 rappresentanti presso il Parlamento Centroamericano (PARLACEN). Allo stesso tempo dovranno essere eletti i sindaci di 262 municipi. Si tratta però solo della prima sessione di votazioni poiché, il 15 marzo, i salvadoregni torneranno a votare per eleggere il Presidente della repubblica. Per ora nel complesso quadro politico salvadoregno, le correnti d’opinioni più importanti si canalizzano o tramite l’Alleanza repubblicana nazionalista (ARENA), che governa il Paese da diversi decenni, oppure attraverso l’opposizione del “Fronte Farabundo Martí per la liberazione nazionale”, organizzazione politica nata dopo la fine del conflitto interno e con la firma degli Accordi di pace nel gennaio 1992. (A cura di Luis Badilla)







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