L'ONU rischia di rimanere senza soldi: solo 31 Stati adempiono agli obblighi finanziari
Su oltre 190 stati membri dell’ONU sono solo 31 quelli che hanno adempiuto, integralmente
e entro i tempi fissati, agli obblighi finanziari nei confronti dell’Organizzazione
per il 2008. Lo ha reso noto il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon,
esprimendo la propria gratitudine alle nazioni virtuose e mettendo in guardia sul
rischio di una carenza di cassa dell’ONU nell’esercizio delle proprie attività, nel
caso in cui gli Stati inadempienti non dovessero mettersi in regola nei due mesi che
mancano alla fine dell’anno. I fondi per il bilancio delle Nazioni Unite, approvato
su base biennale, derivano infatti dai contributi degli Stati membri. Secondo quanto
riferisce una nota diffusa alla stampa il bilancio regolare delle Nazioni Unite per
il biennio 2008-2009 è di circa 4,2 miliardi di dollari. Oltre al bilancio regolare,
i contributi degli Stati membri finanziano, tra l’altro, missioni di pace, tribunali
internazionali e il programma quinquennale “Capital Master Plan”, che prevede la ristrutturazione,
per un importo di 1,9 miliardi, del Palazzo di Vetro. Al momento i Paesi in regola
con il pagamento sono: Australia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Burundi,
Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Georgia, Germania, Guatemala, Irlanda,
Italia, Liechtenstein, Messico, Monaco, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Filippine,
Moldavia, Russia, Samoa, Singapore, Slovenia, Sud Africa, Svezia, Tailandia e Regno
Unito. La somma richiesta a ciascuno Stato è stabilita conformemente ad una serie
di indicatori, tra cui il reddito pro capite. Il segretario generale ha quindi incoraggiato
gli altri Stati membri a voler seguire il loro esempio, ricordando che “è dovere di
ogni Stato membro adempiere interamente ai propri obblighi finanziari verso le Nazioni
Unite per consentire all’Organizzazione il mantenimento degli impegni presi sui diversi
fronti”. Ban ha aggiunto che “se gli Stati membri dovessero venire meno ai loro obblighi
finanziari per il 2008, non pagando i contributi dovuti entro la fine dell’anno, le
Nazioni Unite potrebbero imbattersi in una carenza di cassa”. (M.G.)