2008-11-08 15:47:20

L'ONU rischia di rimanere senza soldi: solo 31 Stati adempiono agli obblighi finanziari


Su oltre 190 stati membri dell’ONU sono solo 31 quelli che hanno adempiuto, integralmente e entro i tempi fissati, agli obblighi finanziari nei confronti dell’Organizzazione per il 2008. Lo ha reso noto il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, esprimendo la propria gratitudine alle nazioni virtuose e mettendo in guardia sul rischio di una carenza di cassa dell’ONU nell’esercizio delle proprie attività, nel caso in cui gli Stati inadempienti non dovessero mettersi in regola nei due mesi che mancano alla fine dell’anno. I fondi per il bilancio delle Nazioni Unite, approvato su base biennale, derivano infatti dai contributi degli Stati membri. Secondo quanto riferisce una nota diffusa alla stampa il bilancio regolare delle Nazioni Unite per il biennio 2008-2009 è di circa 4,2 miliardi di dollari. Oltre al bilancio regolare, i contributi degli Stati membri finanziano, tra l’altro, missioni di pace, tribunali internazionali e il programma quinquennale “Capital Master Plan”, che prevede la ristrutturazione, per un importo di 1,9 miliardi, del Palazzo di Vetro. Al momento i Paesi in regola con il pagamento sono: Australia, Austria, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Burundi, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Georgia, Germania, Guatemala, Irlanda, Italia,  Liechtenstein, Messico, Monaco, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Filippine, Moldavia, Russia, Samoa, Singapore, Slovenia, Sud Africa, Svezia, Tailandia e Regno Unito. La somma richiesta a ciascuno Stato è stabilita conformemente ad una serie di indicatori, tra cui il reddito pro capite. Il segretario generale ha quindi incoraggiato gli altri Stati membri a voler seguire il loro esempio, ricordando che “è dovere di ogni Stato membro adempiere interamente ai propri obblighi finanziari verso le Nazioni Unite per consentire all’Organizzazione il mantenimento degli impegni presi sui diversi fronti”. Ban ha aggiunto che “se gli Stati membri dovessero venire meno ai loro obblighi finanziari per il 2008, non pagando i contributi dovuti entro la fine dell’anno, le Nazioni Unite potrebbero imbattersi in una carenza di cassa”. (M.G.)







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