2008-11-08 13:52:18

Il Papa all’ambasciatore della Repubblica di Cina in Taiwan: la Santa Sede plaude ai nuovi sviluppi nelle relazioni con Pechino


La Santa Sede lavora per il dialogo tra i popoli e sostiene i nuovi sviluppi nelle relazioni tra Taipei e Pechino: così, Benedetto XVI al nuovo ambasciatore della Repubblica di Cina in Taiwan, Wang Larry Yu-yuan, ricevuto stamani in Vaticano per la presentazione delle Lettere Credenziali. Il Papa ha rivolto un saluto particolare al nuovo presidente Ying-jeou Ma, primo cattolico eletto alla più alta carica dello Stato. Il Papa ha inoltre espresso apprezzamento per l’azione del governo a difesa della libertà religiosa ed ha assicurato l’impegno dei cattolici per il progresso della società. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

“Un dialogo franco e costruttivo” è “la chiave per risolvere i conflitti che minacciano la stabilità del nostro pianeta”: è quanto sottolineato da Benedetto XVI nel discorso al nuovo ambasciatore della Repubblica di Cina in Taiwan. In tale contesto, ha proseguito il Papa, “la Santa Sede accoglie positivamente i recenti sviluppi nelle relazioni tra Taiwan e la Cina continentale”. La Chiesa cattolica, ha ribadito, è “desiderosa di promuovere soluzioni pacifiche alle dispute di ogni sorta, riservando attenzione e incoraggiamento anche ai segni più deboli di dialogo o al desiderio di riconciliazione”. Per questo, ha aggiunto, la Santa Sede “sostiene gli sforzi dei governi a diventare convinti difensori della dignità umana e coraggiosi costruttori di pace”.

 
Ha così rivolto il pensiero alla “grande vitalità religiosa e capacità di rinnovamento dei popoli dell’Asia”. C’è qui, ha detto il Pontefice, un territorio “particolarmente fertile per il dialogo interreligioso” e gli asiatici dimostrano “una continua apertura al mutuo arricchimento delle persone nella pluralità delle religioni e delle culture”. “Nel mondo di oggi – è stata la riflessione del Papa – quanto è importante essere persone capaci di ascoltarsi reciprocamente in un’atmosfera di rispetto e dignità, consapevoli che l’umanità condivisa è un legame ben più saldo delle visioni culturali che sembrano dividerle”.

 
Il Papa ha lodato l’impegno del governo di Taipei in favore delle nazioni più povere e il suo contributo “per la costruzione di un mondo più stabile e sicuro”. Ed ha sottolineato che la Santa Sede è lieta di “lavorare assieme a quanti cercano di promuovere la pace, la prosperità e lo sviluppo”. Quindi, si è soffermato sul ruolo dei cattolici, che pur rappresentando poco più dell’un per cento della popolazione di Taiwan, si prodigano per la costruzione di una società che sia “umana, giusta e caratterizzata da una genuina preoccupazione per il benessere dei membri più deboli della comunità”. Il Pontefice non ha mancato di lodare l’impegno del governo per la difesa della “libertà di religione” che ha reso possibile alla Chiesa di portare avanti la sua “missione di amore e servizio” e di proclamare il Vangelo.







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