2008-11-08 14:27:16

Giornata per la ricerca sul cancro in Italia


“Il valore dell’esperienza. Il bisogno dell’innovazione” al centro della Giornata nazionale per la ricerca sul cancro promossa in Italia dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Fino a domani è possibile contribuire facendo la spesa nei principali supermercati italiani, inviando un sms al 48544 o partecipando agli eventi culturali e sportivi consultabili sul sito www.airc.it. Tra le iniziative di raccolta fondi anche un’asta on line su e-Bay. Ma a che punto è la ricerca oggi in Italia? Paolo Ondarza lo ha chiesto alla ricercatrice Silvie Menard:RealAudioMP3

R. – La ricerca sul cancro sta vivendo, negli ultimi dieci anni, un momento assolutamente straordinario perché abbiamo delle tecnologie che erano impensabili 20, 30 anni fa, e ci permettono di caratterizzare meglio i tumori e di selezionare, produrre dei nuovi farmaci che vanno proprio a colpire la cellula tumorale là dove c’è stata l’alterazione che la resa tumorale. Ci sono delle terapie che hanno pochissimi effetti collaterali, uno può anche prenderle per tanto tempo senza avere nessun danno e permettono di bloccare, o di rallentare notevolmente, la crescita del tumore dando al paziente una qualità di vita come se fosse senza tumore.

 
D. – Dottoressa, si spende abbastanza, oggi, in Italia, per la ricerca?

 
R. – Assolutamente no perché appena c’è sentore di crisi è chiaro che la ricerca è sempre la prima che ne soffre. In tutti i paesi succede la stessa cosa. E’ sempre qualcosa che facciamo, un investimento per il futuro, quando il presente è difficile: è chiaro che uno dice 'comincio a pensare al presente ed al futuro ci penserò dopo'.

 
D. – Tra le testimonianze riportate sul sito internet dell’AIRC, c’è quella di un giovane ricercatore genovese che paragona il suo lavoro ad una missione. L’idea di scoprire un farmaco capace di strappare un bimbo dalle sofferenze, rende insignificante ogni difficoltà incontrata, dice…

 
R. – La ricerca è una strada difficilissima: quando si comincia da giovane, le prospettive per il futuro sono molto nere, si guadagna pochissimo e si lavora tantissimo. Però qualsiasi piccolo risultato ottenuto, per il giovane è una cosa che vale tutti i sacrifici che si fanno.







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