Per volontà del Papa, il Dispensario pediatrico “Santa Marta” in Vaticano diventa
Fondazione
Sorto nel maggio del 1922 per volontà di Pio XI, il Dispensario pediatrico “Santa
Marta” in Vaticano offre da quasi 90 anni assistenza ed aiuto a bambini bisognosi
e alle loro famiglie. Ora, con un chirografo firmato da Benedetto XVI nel luglio scorso,
il Dispensario assume la configurazione di Fondazione autonoma. Il documento pontificio
riconosce l’importante opera svolta dal Dispensario affidato alle Figlie delle Carità
di San Vincenzo de’ Paoli e diretto da suor Chiara Pfister. Ma quali benefici verranno
all’attività del Dispensario dall’istituzione della Fondazione? Alessandro Gisotti
lo ha chiesto a mons. Giorgio Corbellini, vicesegretario del Governatorato
e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione “Dispensario Santa Marta”:
R. – Io
penso innanzitutto che l’attività di servizio ai piccoli e anche alle loro famiglie
avrà il supporto di una struttura giuridica ben precisa e quindi una maggiore stabilità.
Già questo, ritengo sia un aspetto molto importante. Il servizio è stato espletato
da tanto tempo, grazie alla spontanea generosità delle Figlie della Carità e poi di
tanti volontari. Da questo momento in avanti, lo stesso servizio svolto sempre da
queste persone, è però svolto anche a nome del Santo Padre e della Santa Sede. Anche
l’esistenza, ad esempio, di un Consiglio di amministrazione, che è presieduto dall’Elemosiniere
di Sua Santità, potrà certamente garantire una tutela migliore, anche dal punto di
vista giuridico, dell’attività del dispensario. Naturalmente, non dobbiamo dimenticare
il fatto più importante: la stabilità che deriva a questa attività dall’essere stata
configurata giuridicamente richiederà, come sempre, l’impegno e la generosità di tanti
che, offerti dentro una nuova cornice, non potranno essere meno vivi e meno ricchi
di prima. D. – Si può dire che il dispensario è un segno concreto
della carità del Papa? R. – Certamente. Possiamo dire che insieme
alla Casa Dono di Maria, che tutti sappiamo essere stata espressamente voluta dal
Servo di Dio Giovanni Paolo II come servizio offerto quotidianamente ai senza fissa
dimora, il Dispensario è un’attività che testimonia la sensibilità della Santa Sede
e del Santo Padre verso i bambini poveri e le loro famiglie, accolti e serviti all’interno
delle Mura del piccolo territorio della Città del Vaticano: quindi, proprio un’espressione
diretta dell’attenzione del Papa verso le situazioni di bisogno che concretamente
si incontrano. D. – Come sintetizzerebbe il significato, il
valore di una realtà come il Dispensario Santa Marta? R. – Penso
e credo che il valore più grande sia quello del servizio reso con amore gratuito ai
piccoli e ai poveri, e questo nel nome di Gesù, prescindendo dall’appartenenza etnica
e religiosa dei destinatari. I bambini e le loro famiglie appartengono ai popoli più
svariati, e anche dal punto di vista religioso, alle religioni più diffuse.