2008-11-06 15:35:38

Appelli per la pace e la speranza nel Nord Kivu


Un appello per la pace nel Kivu, Repubblica democratica del Congo, con alcune indicazioni politiche per andare oltre l’emergenza umanitaria, è stato lanciato da “Chiama l’Africa”, Beati i costruttori di pace, Commissione giustizia e pace degli istituti missionari, Gruppo Pace per il Congo e CIPSI. Nel messaggio i firmatari ricordano che “centinaia di migliaia di profughi vanno ad aggiungersi al milione di persone già censite come sfollati dalle agenzie umanitarie” e che resta “il problema politico delle cause di questa nuova guerra e dei problemi lasciati irrisolti, nonostante le elezioni e i tanti accordi non rispettati firmati dalle parti in causa”. Nel Nord Kivu, informa l’Unicef, circa il 60% degli sfollati è costituito da bambini e si acuisce la piaga dei bambini soldato, reclutati per combattere. All’ONU i missionari e le organizzazioni firmatari dell’appello chiedono che si faccia pressione per il rispetto gli accordi e la protezione dei civili, e per unificare le regole d’ingaggio dei contingenti delle Nazioni Unite, ma nel messaggio non mancano motivi di speranza: “nonostante questi problemi irrisolti e la grande delusione dopo le elezioni – si legge - la gran parte della popolazione ha ancora la volontà di costruire una convivenza pacifica, uscendo definitivamente dalla guerra”. E per dare sostegno ai consacrati e alle consacrate che si trovano nelle zone di conflitto, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, un messaggio congiunto è stato inviato, dall’Unione delle superiori maggiori del Congo e dall’Assemblea dei superiori maggiori del Congo. Citando l’Enciclica Spe Salvi di Benedetto XVI, il messaggio ricorda ai religiosi che ‘La vera, la grande speranza dell’uomo, che resiste malgrado tutte le disillusioni, può essere soltanto Dio, il Dio che ci ha amati e che ci ama ogni giorno”. (C.D.L.)







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