2008-11-05 15:31:12

Unicef: migliaia di bambini allo stremo nel Nord Kivu


“La condizione della nuova ondata di donne e bambini sfollati è disperata. Migliaia di essi non hanno toccato cibo da quando è iniziata la fuga. L’accesso all'acqua potabile e alle cure sanitarie è ridottissimo. Centinaia di bambini sono rimasti separati dalle famiglie, e si ritrovano ad affrontare da soli la sfida per sopravvivere”. E’ la denuncia dell’Unicef sulla condizione delle migliaia di bambini vittime delle violenze nel Nord Kivu, nel nord est del Congo. Secondo l’organizzazione umanitaria le conseguenze del conflitto per molti di loro “potrebbero essere fatali: è elevato l’allarme per lo scoppio di epidemie di colera e morbillo” come pure per la malaria, “principale responsabile della mortalità infantile nella Repubblica Democratica del Congo”, ed ora un rischio più che mai attuale perché “gli sfollati vivono per lo più all’aperto, senza alcuna protezione dalle punture letali delle zanzare che veicolano il parassita della malaria”. Destinata ad aumentare anche la malnutrizione, giacché – sottolinea l’Unicef in un comunicato – “i bambini non ricevono le sostanze nutritive di cui hanno bisogno”. Grande inoltre il rischio che i minori in fuga siano resi vittime di “sfruttamento, abusi e violenza “ e che siano “reclutati in gruppi armati perché privi della protezione dei loro genitori, della comunità e della scuola”. Per far fronte a questo dramma l’Unicef è impegnata a recare sul posto scorte di acqua, indispensabili per “arginare i focolai di colera e di diarrea, veicolati da fonti idriche contaminate”, a distribuire generi alimentari e assistenza medica e farmaceutica. Con un appello ai gruppi armati e ai protagonisti degli scontri, l’organizzazione umanitaria chiede di dare ai bambini una possibilità e di rispettare i diritti sanciti dal diritto internazionale. (C.D.L.)







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