2008-11-05 15:35:33

Il cardinale Brady: “riaffermare la priorità della famiglia fondata sul matrimonio”


“Occorre riaffermare la priorità della famiglia rispetto alla società e allo Stato”, giacché “poche istituzioni sono importanti come la famiglia per il futuro della nostra società”. Così ieri – riferisce il Sir - il card. Seán Brady, arcivescovo di Armagh e primate d’Irlanda, nel suo intervento alla Cèifin Conference a Ennis, nel sud del Paese. Il primate ha detto che “La famiglia è la comunità naturale in cui si sperimenta la natura sociale dell’uomo, ed essa offre un contributo insostituibile al bene della società” e che è questo essenziale legame tra “capitale familiare” e “capitale sociale” a spiegare “in parte il posto speciale e l’unicità riconosciuti al matrimonio nella Costituzione irlandese”. Guardando oggi alla realtà del Paese il porporato ha affermato che “la prospettiva di una coppia sposata che dà vita ad una famiglia serena e stabile non è mai stata così grande in Irlanda; la nostra sfida è quella di aiutare le donne e gli uomini a riscoprire la gioia che il matrimonio e l’impegno per tutta la vita possono offrire”. In questo contesto, il card. Brady ha espresso preoccupazione per la recente pubblicazione di un progetto di legge sulla convivenza civile che garantisce “alle convivenze e alle coppie dello stesso sesso, lo status di matrimonio a tutti gli effetti”. Al riguardo il porporato ha spiegato che “non si possono mettere sullo stesso piano matrimonio e convivenza” e che se “in molte circostanze” può “essere giusto introdurre misure legislative che garantiscano un certo livello di protezione ai conviventi di lunga durata”, tuttavia queste misure “non devono minare la famiglia fondata sul matrimonio”. Per il card. Brady, una tale legge “dissolverebbe lo status speciale del matrimonio tra uomo e donna consacrato dalla Costituzione e rappresenterebbe una rivoluzione, forse la più grande nella storia della famiglia in Irlanda”. Al contrario, in difesa della famiglia il porporato auspica politiche sociali dedicate. (C.D.L.)







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