I vescovi del Paraguay: necessaria una riforma agraria per i contadini "senza terra"
Accelerare i tempi di una riforma agraria per favorire una più equa distribuzione
della terra e porre fine ai conflitti. Questo in sintesi l’appello dei vescovi paraguayani
in difesa della popolazione contadina che rivendica il diritto alla terra, per voce
del segretario generale della Conferenza episcopale del Paraguay (CEP), mons. Adalberto
Martínez. Tensioni sono in corso da settimane in diverse zone rurali del Paese, dove
si ripetono occupazioni di latifondi, a volte accompagnate da episodi violenti. Secondo
stime correnti – riferisce l’agenzia Misna - il 90% delle terre è in mano ad appena
un 5% di proprietari e i contadini cosiddetti “senza terra” protestano contro i coloni
brasiliani, dediti in genere alla produzione intensiva di soia, accusati di amministrare
terre ottenute da piccoli produttori costretti a venderle a causa della povertà. Il
governo del presidente Fernando Lugo si è impegnato ad avviare la riforma agraria
da un effettivo censimento delle terre, per il quale tuttavia, come conferma l’Istituto
statale dello sviluppo rurale e della terra, mancano per il momento i fondi. (C.D.L.)