Un altro sequestro in Pakistan: rapito un consigliere del governo afghano
Aumenta il numero dei sequestri in Pakistan. Questa mattina è stato rapito il consigliere
del governo afghano, Akhtar Jan Kohistani. La vittima, che è anche un giornalista
e un corrispondente per una radio straniera, è stato portato via dall’abitazione del
suocero da più uomini armati. Il sequestro si aggiunge a quello, avvenuto la scorsa
settimana, del fratello del ministro delle finanze afghano e a quello dell’ambasciatore
afghano designato in Pakistan del 22 settembre scorso.
Non si fermano gli
attentati in Iraq A Baghdad in tre diversi attentati sono morte sei persone
e un poliziotto ed è stata colpita l’abitazione del vice-ministro del petrolio, Saheb
Salman Qutub, nella zona di al Atifiya. Decine i feriti. A Mossul, un civile è stato
ucciso e altre quattro persone sono state ferite dall'esplosione di un ordigno al
passaggio di una pattuglia di polizia. Nella provincia di Diyala, inoltre, tre donne
irachene sono state uccise da un commando armato, probabilmente appartenente al gruppo
iracheno di al-Qaida.
Per l’Europa rischio concreto di recessione: stime
al ribasso nelle previsioni di autunno Oggi per l'Europa la recessione è un
“rischio concreto”, per alcuni Paesi, per la zona euro e per l’intera UE. Lo ha detto
il commissario UE per gli affari economici, Almunia, presentando le previsioni di
autunno. Tagliate drasticamente le stime sul Pil di Eurolandia che nel 2009 si attesterà
allo 0,1%, “vicino alla stagnazione”, contro la precedente previsione dell'1,5%. Nel
2010 è prevista una leggera ripresa. Dell’Italia in particolare si deve dire che
“è entrata in una recessione tecnica” che le farà chiudere l'anno con una crescita
zero. E il debito pubblico italiano nel 2009 tornerà a salire al 104,3%. A pesare
è l'attesa stagnazione dell'economia italiana, ma anche “un avanzo primario ancora
troppo basso”.
Preoccupazione per l’agguato contro giovani, sabato scorso,
a Secondigliano, a Napoli Un'azione dimostrativa, un avvertimento: sono due
delle piste più probabili per l’agguato del primo novembre nel quartiere di Secondigliano,
a Napoli, nel quale cinque minori, di età compresa tra i 12 ed i 16 anni sono rimasti
feriti, in modo lieve. A sparare davanti ad un circolo ricreativo, un commando di
quattro uomini su ciclomotori. Al vaglio degli investigatori la vita dei cinque ragazzi
tutti incensurati ma provenienti da famiglie già note alle forze dell'ordine. Tre
di loro sono parenti del proprietario del locale, un pregiudicato. Il fatto rinnova
la preoccupazione per un quartiere a rischio di una città non facile. Gabriella
Ceraso ha parlato con il decano di Secondigliano, padre Francesco Minelli:
R. – Certamente
la realtà di Secondigliano - ma non solo per i giovani, in generale – è una realtà
difficile. Purtroppo quando ci sono episodi di questo tipo fanno scalpore, e quindi
è una realtà difficile perché, purtroppo, non si offre niente a loro, ai giovani,
ma in generale alle famiglie; manca il lavoro, quindi questo, secondo me, condiziona
moltissimo tanti giovani che poi vivono la strada, magari vivono con più facilità
a contatto con la delinquenza, e sono coinvolti. Questa sicuramente è la realtà che
si vive a Secondigliano. Ma ci sono anche le cose belle, magari intorno alle parrocchie:
giovani che comunque cercano di seguire altri itinerari, altre piste, grazie anche
all’impegno di tanti formatori, tante persone; però certamente sono pochi.
D.
– Ecco, i giovani spesso, come in questo caso, sono vittime di meccanismi di adulti;
cosa si può fare?
R. – Non credo ci sia una bacchetta
magica, qualcosa che possa risolvere una situazione che sicuramente bisogna vedere
in maniera globale. Qui credo che sia un fatto culturale, da incidere soprattutto
nelle coscienze delle persone. Ecco, arrivato l’esercito pensiamo che magari risolva,
ma non si risolve con l’esercito, anche se può dare più sicurezza. E’ un impegno costante
che è necessario qui, sul territorio.
Cipro Con
un nuovo incontro tra il presidente greco-cipriota Dimitris Christofias e il leader
turco-cipriota Mehmet Ali Talat, (il quinto di trattativa vera e propria), proseguono
oggi i colloqui per cercare di riunificare Cipro, l'isola mediterranea divisa dal
1974 dopo un intervento militare turco a protezione della minoranza turco-cipriota.
Sede dell’incontro, la residenza del rappresentante speciale dell'ONU per Cipro, Taye-Brook
Zerihoun, presso l'aeroporto in disuso di Nicosia, nella “zona di nessuno” che ancora
taglia in due l'isola. Anche i colloqui odierni, come l’ultimo del 22 ottobre, sono
dedicati alla questione della divisione dei poteri tra le due comunità etniche e della
governabilità di una Cipro riunificata.
Sudafrica Si chiamerà South
African Democratic Congress il nuovo partito a cui i dissidenti dell'African National
Congress (ANC) hanno deciso di dar vita. Il 'marchiò è stato ufficialmente depositato
stamani. In un primo momento, gli scissionisti avevano puntato su South African National
Congress, ma l'ANC si era formalmente opposta, per l'evidente somiglianza delle sigle.
La scissione è stata decisa da 'fedelissimì dell'ex presidente Thabo Mbeki, costretto
alle dimissioni da capo dello Stato alla fine dello scorso settembre perché sfiduciato
dalla dirigenza dell'ANC. Mbeki, almeno ufficialmente, non partecipa alla scissione,
anche se ha chiesto con toni duri e sprezzanti all'Anc di non essere ricandidato alle
elezioni politiche previste per la prossima primavera. Il nuovo partito - che sarà
ufficialmente presentato il prossimo 16 dicembre, ma è ormai pienamente attivo - intende
partecipare alle prossime elezioni.
Cina-Taiwan: iniziata la storica visita
dell’inviato di Pechino E' cominciata la visita a Taiwan del responsabile cinese
per le relazioni con l'isola, Chen Yunlin, considerata di importanza storica. Il governo
taiwanese del presidente Ma Ying-jeou, favorevole ad un miglioramento della relazioni
con Pechino, ha schierato un servizio d'ordine di diecimila poliziotti per proteggerlo
dalle proteste degli indipendentisti, che hanno annunciato tre giorni di manifestazioni
anti-cinesi. L'incontro è il secondo a svolgersi tra funzionari cinesi e taiwanesi
dopo l'ascesa al potere di Ma Ying-jeou. Nel corso della visita, le due parti dovrebbero
accordarsi per istituire voli diretti tra Taiwan e sette aeroporti cinesi, e varare
una serie di facilitazioni alle comunicazioni tra le due sponde dello Stretto. Taiwan
è di fatto indipendente dal 1949 ma Pechino continua a rivendicarla come parte integrante
del proprio territorio.
India Il Primo Ministro dello Stato indiano
del Bengala occidentale, Buddhadeb Bhattacharjee, e i sottosegretari Jitin Prasad,
Ram Vilas Paswan e Nirupam Sen sono sopravvissuti ad un agguato compiuto dai ribelli
maoisti. Al passaggio delle autovetture sulle quali viaggiavano i politici, per ritornare
a Calcutta dopo aver presenziato ad una cerimonia di inaugurazione di una fondazione
nella città di Midnapore, è esploso un ordigno. Ad essere colpita è stata l'auto con
a bordo i poliziotti di scorta: le altre due auto, dove viaggiavano il primo ministro
Bhattacharjee e gli altri politici, erano appena passate quando si è verificata l'esplosione.
Sei poliziotti sono rimasti feriti. Secondo gli inquirenti l'attentato sarebbe una
sorta di avvertimento dei maoisti al primo ministro Buddhadeb Bhattacharjee, per convincerlo
a interrompere i suoi progetti di industrializzazione dello Stato.
Tibet Le
trattative con la Cina sull'autonomia del Tibet sono state finora un fallimento e
alla prossima riunione degli esuli, in programma a fine novembre, il Dalai Lama anticipa
che terrà un comportamento “neutrale”. “I sette incontri della delegazione tibetana
a Pechino hanno prodotto un nulla di fatto”, ha affermato il leader spirituale buddista,
in un incontro a Tokyo al Foreign Correspondents' Club of Japan, proprio nel mentre
si profila un'ottava missione. Il Dalai Lama che ha sempre puntato su dialogo e non
violenza per trattare con Pechino ha anche dichiarato che in Tibet si è rafforzato
il giro di vite del governo centrale, rinfocolando le tensioni, a seguito delle proteste
durante le olimpiadi di Pechino. Il 73enne Nobel per la Pace, che è in Giappone per
una visita di una settimana durante la quale ha una serie di conferenze a Tokyo e
Fukuoka, ha sottolineato inoltre di avere il diritto di andare in pensione, come tutti.
Alla riunione degli esuli della terza settimana di novembre a Dharamsala e a quella
di fine mese di New Delhi, parteciperanno i parlamentari in esilio e i sostenitori
provenienti da ogni parte del mondo.
Vietnam Almeno 55 persone sono
morte a causa del maltempo che colpisce il nord e il centro del Vietnam da dieci giorni.
Delle vittime, 18 sono nella capitale Hanoi, colpita alla fine della settimana scorsa
dalle peggiori inondazioni da 25 anni. Lo hanno reso noto le autorità vietnamite.
La maggior parte delle vittime sono morte per annegamento, schiacciate dalla caduta
di alberi o dal crollo delle case, folgorate o colpite dai fulmini. Le piogge insolitamente
prolungate che si sono abbattute su Hanoi a partire da venerdì scorso hanno provocato
scene di caos e giganteschi ingorghi. Oggi il centro di Hanoi aveva ripreso un aspetto
più tranquillo, ma alcuni luoghi in città restano allagati. Gli abitanti per spostarsi
usano imbarcazioni di fortuna fatte di pneumatici e bidoni metallici. Le inondazioni
hanno danneggiato migliaia di abitazioni e decine di migliaia di ettari di campi.
Secondo l'ufficio metereologico nazionale, le piogge proseguiranno per due giorni
al nord e i quartieri di Hanoi potranno rimanere allagati fino alla fine della settimana.
(Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Federica Andolfi)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 308 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.