La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale slovena in una nota ha
espresso il suo "compiacimento" per gli appelli al disarmo delle Nazioni Unite e in
occasione della Settimana mondiale del disarmo appoggiando tutte le iniziative di
disarmo nel mondo. "Tra i compiti fondamentali di uno Stato - si legge nel testo firmato
da mons. Anton Stres, presidente della Commissione - si considera anche il dovere
di difendersi e di garantire la pace e la sicurezza ai propri cittadini. Su questo
dovere non ci sono dubbi, ma si assiste spesso ad una smisurata corsa agli armamenti,
che il più delle volte non dipende da fondati motivi di sicurezza degli abitanti e
degli Stati, bensì da interessi di determinati gruppi". "L'accumulo di armamenti oltre
i limiti della ragione provoca una minaccia dei Paesi limitrofi, nonché una minaccia
della pace e della vita dei cittadini. Spese sempre più consistenti per l'attrezzatura
militare e per il miglioramento della tecnologia militare suscitano a ragione molta
preoccupazione". Da qui l'appello all'opinione pubblica slovena e alle istituzioni
competenti affinché "sostengano il fondo internazionale sloveno per il disarmo; promuovano
l'educazione alla pace e alla non violenza nelle scuole; si impegnino a livello nazionale
e internazionale alla riduzione delle spese per gli armamenti; appoggino i cosiddetti
"Obiettivi del Millennio" delle Nazioni Unite, secondo cui crescerebbe l'aiuto ai
poveri e fino al 2015 si evolverebbe alle nazioni in via di sviluppo lo 0,33 % del
rapporto Aps/Pil". Nel messaggio mons. Stres esprime "consenso" rispetto alla decisione
della Repubblica di Slovenia, che a maggio del 2008 ha firmato la Convenzione sul
divieto di tutti i tipi di bombe a grappolo, sostenendo l'impegno a promuovere la
dignità di tutti gli uomini e la riduzione della violenza bellica. "Con l'impegno
attivo per il disarmo e con l'educazione alla pace e alla solidarietà tra i popoli,
contribuiamo in modo efficace a custodire la pace e lo sviluppo in Slovenia, nell'Unione
europea e nel mondo". (R.P.)