2008-11-02 15:52:03

Stati Uniti: martedì si vota per le presidenziali. Obama avanti nei sondaggi


Conto alla rovescia negli Stati Uniti dove martedì si vota per eleggere il nuovo capo della Casa Bianca. Diversi sondaggi danno un vantaggio di circa sei punti al candidato democratico Barack Obama rispetto all’avversario repubblicano John McCain in particolare negli Stati chiave nei quali si assegnerà la vittoria. Intanto si lavora per convincere gli ultimi indecisi puntando soprattutto sulle soluzioni per uscire dalla crisi economica in atto. Ma tale impasse ha rimescolato le carte in questa campagna elettorale statunitense? Giada Aquilino lo ha chiesto al professor Tiziano Bonazzi, docente di Storia degli Stati Uniti all’università di Bologna: RealAudioMP3
R. – Non che le abbia rimescolate. Indubbiamente gioca a favore di Obama la crisi, d'altronde ormai ha accompagnato tutta la campagna elettorale, non semplicemente questi ultimi giorni. Però McCain ha sempre cercato di smarcarsi dalle politiche economiche del presidente Bush e, almeno parzialmente e indubbiamente, c’è riuscito. Per cui, probabilmente non ha avuto ancora l’effetto che ebbe nel 1992 in cui la crisi economica giocò molto pesantemente a favore di Clinton e contro l’allora presidente in carica cioè Bush padre.
 
D. – Un anno fa Obama era quasi sconosciuto, almeno alla grande platea internazionale. I sondaggi lo danno in vantaggio: cosa ha influito?
 
R. – Il modo nuovo di porsi perché lui ha rimescolato le carte di ciò che vuol dire “essere nero” negli Stati Uniti. Le questioni e i problemi dei neri sono i problemi degli americani, sono i problemi degli Stati Uniti.
 
D. – A favore di McCain gioca l’esperienza. Potrebbe essere questo il fattore determinante per il repubblicano?
 
R. – E’ un fattore importante quello dell’esperienza, sicuramente. Lui lo sta giocando in modo indubbiamente abile.
 
D. – Dopo i sondaggi, è giunta l’ora della complessa macchina del voto. Che sorprese potrebbero esserci?
 
R. – Spero che non ce ne siano, se per sorprese si intende brogli, macchine che non funzionano. Però teniamo presente una cosa, che quando si arriverà a martedì prossimo, un terzo degli americani avrà già votato perché in 32 Stati su 50, si può tranquillamente anticipare il voto; si va a votare nei supermercati, si va votare nelle lavanderie, dove sono messe le macchine per votare. Questo, tra l’altro, crea dei problemi agli esperti di opinione pubblica nel fare i sondaggi. 
Zambia
La Zambia ha un nuovo presidente. Si tratta di Rupiah Banda del Movimento per la democrazia multipartitica (MDD) e capo di Stato ad interim dopo la morte di Levy Mwanawasa, avvenuta ad agosto per un attacco cerebrale. La Commissione elettorale gli ha assegnato la vittoria di misura contro Michael Sata, leader del Fronte patriottico (FP), che ha detto di non riconoscere l’esito dello scrutinio. Le elezioni anticipate di due giorni fa sono state definite regolari dagli osservatori internazionali africani.

Sudafrica
Verrà ufficialmente presentato il 16 dicembre il nuovo partito nato ieri dalla riunione a Johannesburg dei dissidenti dell’African National Congress (ANC). Ancora sconosciuto il nome della formazione politica che comunque parteciperà alle prossime elezioni generali, previste nella prossima primavera. Nel corso della riunione è stata anche approvata una mozione che prevede la riforma costituzionale con l’elezione diretta del presidente della Repubblica e non più la sua nomina da parte dei deputati. I dissidenti sono fedeli dell’ex presidente Thabo Mbeki, sfiduciato dall’ANC alla fine di settembre, e sostituto nella carica di capo del partito dal suo rivale Jacob Zuma.
Israele-Siria
Secondo la radio militare israeliana, il premier dimissionario Olmert sarebbe disposto ad un ritiro totale dalle alture del Golan in cambio di negoziati diretti di pace con la Siria. Una posizione successivamente chiarita dall’ufficio di Olmert che ha precisato che Damasco non riceverà in merito un impegno esplicito da parte di Israele. Intanto su queste aperture è critico il Likud, principale partito d’opposizione, per il quale è inaccettabile concentrarsi sulle trattative diplomatiche con la Siria alla vigilia delle elezioni politiche, fissate per il febbraio 2009. A preoccupare è l’allarme lanciato dallo Shin Bet, il servizio segreto israeliano, secondo il quale c’è il rischio che estremisti di destra possano compiere attentati politici per ostacolare il processo di pace con i palestinesi. Proprio oggi Olmert, in apertura del consiglio dei ministri, ha duramente condannato gli atti di violenza contro gli arabi e le forze dell’ordine compiuti nei giorni scorsi da coloni ebrei in Cisgiordania.
 
Pakistan
Nuova tensione in Pakistan. In un attentato avvenuto nel Waziristan, al confine con il Pakistan, otto soldati hanno perso la vita. Un kamikaze si è lanciato contro un posto di controllo a Zalai, 20 km a ovest di Wana. L’attacco avviene all’indomani del rapimento a Peshawar del fratello del ministro delle Finanze afghane.

Italia
Sgomento nel quartiere di Secondigliano a Napoli. Cinque ragazzini di età compresa tra i 12 e i 16 anni sono stati gambizzati la scorsa notte davanti ad un circolo ricreativo. Tre di loro sono nipoti del gestore del locale, un uomo con precedenti penali verso il quale si sarebbe consumata la vendetta. A sparare almeno 40 colpi di pistola sarebbero state quattro persone a bordo di due ciclomotori e con i volti coperti da caschi.

Italia-Alitalia
Quella di domani si preannuncia una giornata infuocata per i lavoratori di Alitalia dopo la presentazione dell’offerta vincolante della CAI per il salvataggio della compagnia. Ieri i sindacati di piloti e assistenti di volo hanno mostrato il loro dissenso con sit-in e assemblee spontanee all’aeroporto di Fiumicino. Intanto è stata soddisfatta una delle richieste poste dalla stessa CAI: sarà infatti la bad company ad accollarsi i 300 milioni del prestito-ponte ad Alitalia.

Tibet-Dalai Lama
Sta per ripartire una nuova tornata di colloqui sul Tibet tra la Cina e gli emissari del Dalai Lama che, oggi da Tokyo, ha aspramente criticato Pechino. Per il leader spirituale le autorità cinesi “stanno condannando a morte” la regione himalayana “perchè – ha detto – è come essere sotto la legge marziale”. Le dichiarazioni arrivano a due settimane dalla sessione speciale del parlamento in esilio in programma il 17 novembre a Dharamsala.
Cina
Sono almeno 15 le persone rimaste uccise da una frana che ha inghiottito un villaggio della povincia dello Yunnan,nella Cina sud-occidentale. Trentaquattro i dispersi. Ancora sconosciute le ragioni del cedimento del terreno che ha travolto numerose case dove abitavano un centinaio di persone.
Corea del Nord-Kim Jong Il
Le autorità nordcoreane hanno reso pubblica una foto del leader Kim Jong Il mentre assiste ad una partita di calcio senza tuttavia precisare alcuna data di riferimento. La posa dovrebbe fugare i dubbi sulle condizioni di salute del numero uno di Pyongyang che, secondo alcune fonti, avrebbe avuto un ictus.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 307
 
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