Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze. Mons. Sorondo: nessuna incompatibilità
tra la teoria dell'evoluzione e la Creazione. L'intervento del cardinale Schönborn
Prosegue in Vaticano la Sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze,
dedicata quest’anno al tema “Approcci scientifici sull’evoluzione dell’universo e
della vita”. Ieri, nel discorso ai partecipanti all’assise, che si chiuderà il prossimo
4 novembre, il Papa ha sottolineato che il cosmo non è un sistema caotico bensì ordinato
in cui l’uomo, anche con l’aiuto delle scienze, può cogliere la presenza del Creatore.
Sempre ieri, nel pomeriggio, è intervenuto il cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph
Schönborn che ha illustrato il pensiero di Benedetto XVI su "Creazione ed evoluzione".
Il servizio di Alessandro Gisotti:
Il
cardinale Christoph Schönborn ha ricordato come il tema del rapporto tra Creazione
ed evoluzione sia sempre stato presente nel pensiero di Benedetto XVI, che nell’estate
del 2006 volle dedicare all’argomento il tradizionale incontro con i suoi ex alunni
a Castel Gandolfo. L’arcivescovo di Vienna ha citato ampiamente alcuni discorsi dell’allora
cardinale Joseph Ratzinger tra cui quello pronunciato alla Sorbona di Parigi nel 1999
e quello al Simposio tenuto a Roma nel 1985 sul tema “Fede Cristiana e Teoria dell’Evoluzione”.
Il cardinale Schönborn ha sottolineato che in questi interventi, come anche
nella lectio magistralis a Ratisbona del settembre 2006, Benedetto XVI esorta gli
uomini di scienza ad allargare l’orizzonte della ragione. D’altro canto, ha rilevato
il porporato, il Papa mette in guardia da un razionalismo che pretende di ridurre
l’uomo alla sua dimensione biologica. Joseph Ratzinger mostra dunque che non esiste
una contrapposizione tra teoria dell’evoluzione e Creazione, ma il conflitto è piuttosto
tra due concezioni diverse dell’uomo e della sua razionalità. In tale contesto, ricordiamo
che, nel luglio 2007, parlando ai sacerdoti del Cadore, Benedetto XVI aveva ribadito
che contrapporre evoluzione e Creazione “è un’assurdità”. Da una parte, infatti, spiegava
il Papa, “ci sono tante prove scientifiche in favore di un’evoluzione”; dall’altra,
pur arricchendo la nostra conoscenza della vita, questa teoria non risponde al grande
quesito filosofico: “Da dove viene tutto e come il tutto prende un cammino che arriva
finalmente all’uomo?”. Ecco allora, affermava il Pontefice, qual è la questione più
profonda: “scoprire che c’è un’idea che mi precede”, che non siamo frutto del caos,
ma “siamo pensati", "voluti" ed amati. La nostra grande missione è allora “scoprire
questo senso, viverlo e dare così un nuovo elemento alla grande armonia cosmica pensata
dal Creatore”. Sull’importanza che la Chiesa ha sempre riservato al progresso
scientifico, Romilda Ferrauto ha raccolto la riflessione di mons. Sànchez
Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze:
R. – La Chiesa
è aperta a quello che dice la scienza, anzi le interessa moltissimo. Non può non essere
interessata a quello che dice la scienza, giacché tratta della natura. La Chiesa ha
sempre inteso che la natura è creata da Dio, anche perchè noi uomini siamo parte della
natura, almeno con il corpo e, quindi, la Chiesa non può non essere interessata. E
la prova di questo è che la Chiesa mantiene un’Accademia delle scienze da 400 anni!
Quindi, è molto interessata a questo argomento. D. – Dunque,
la teoria dell’evoluzione non è incompatibile con il progetto di Dio che ha creato
l’uomo… R. – Non solo non è incompatibile, ma è più vicina a
quanto leggiamo nella Bibbia di tante altre teorie, per esempio alla teoria che avevano
i greci, che pensavano ad un mondo eterno e ciclico. Evidentemente è più vicina, pensando
al fatto che la Bibbia ci presenta Dio che crea il mondo in sette giorni, e evidentemente
ogni giorno lo fa progredire: la luce, poi gli astri e poi la vita con le piante,
gli animali e poi finalmente l’uomo: c’è dunque un progredire. Quindi, come dicevo,
la teoria dell’evoluzione è molto più vicina, senza fare paragoni, alla visione che
presenta la Bibbia, che non per esempio la teoria che avevano gli antichi greci, che
dicevano che il mondo era eterno e ciclico e che tutto girava e girava sempre in modo
uguale. Naturalmente questa teoria scientifica sconfina nella filosofia e quindi noi
abbiamo delle filosofie che si rifanno all'evoluzionismo e sono materialistiche e
dicono che esiste solo la materia. Ma questa non è scienza, è filosofia. Quindi qualcuno
può utilizzare alcune teorie scientifiche per fare interpretazioni filosofiche o,
se si vuole atee, asserendo che tutto è caos. Ma ripeto questa è un’opinione filosofica
e comunque un’ideologia che può stare dietro a certe presentazioni che si fanno sul
tema dell’evoluzione. Ma a dire la verità, non appartiene ai grandi scienziati, i
quali, quasi tutti, sono credenti.