2008-11-01 15:50:54

Giornata di preghiera in Nicaragua in vista delle elezioni municipali. L’appello dei vescovi


Oggi, come chiesto dall'arcivescovo di Managua mons. Leopoldo Brenes, in tutte le parrocchie e chiese dell'arcidiocesi i cattolici nicaraguensi pregheranno per il futuro del Paese,"per la sua pace e prosperità", dando vita ad una Giornata di preghiera in vista delle importanti elezioni municipali di domenica 9 novembre per il rinnovo di oltre 147 cariche pubbliche dei governi territoriali per i prossimi quattro anni. Giorni fa, nella sua esortazione - "Ci raccogliamo sotto la tua protezione Santa Madre di Dio" - che poi è stata accolta anche in altre diocesi del Nicaragua, mons. Brenes ha invitato tutti a "pregare affinché la consultazione elettorale si svolga nella cornice del rispetto civico e del dialogo". Il momento principale della Giornata sarà la Celebrazione eucaristica che mons. Brenes presiederà nella Cattedrale di Managua, dedicata all'Immacolata Concezione di Maria, e che sarà trasmessa dalla Radio Cattolica. Nella parte del documento dedicato “alla partecipazione cittadina”, i presuli si rivolgono direttamente ai laici: a loro “facciamo un accorato appello al senso della responsabilità perché siano sempre presenti nella vita pubblica e, in particolare, nel processo della formazione del consenso necessario e anche nell’opposizione ad ogni ingiustizia”. Per l’episcopato del Nicaragua si tratta di uno sforzo più che necessario e urgente anche perché, nella vita pubblica del Paese, “è evidente l’assenza di leader cattolici coerenti con le proprie convinzioni religiose ed etiche”. L’episcopato ritiene che votare sia una prima e fondamentale forma di partecipazione che può facilitare altri modi, più articolati e incisivi e, in tal senso, ricorda ai candidati il loro dovere nei confronti della verità e, dunque, l’uso di un linguaggio sereno che favorisca il dialogo e la proposta di programmi elettorali onesti e non demagogici. “Agiscano con integrità e saggezza contro l'ingiustizia e l'oppressione, l'assolutismo e l'intolleranza d'un solo uomo e d'un solo partito politico; si prodighino con sincerità ed equità al servizio di tutti, anzi con l'amore e la fortezza richiesti dalla vita politica”, affermano i vescovi citando la “Gaudium et Spes”. Alla vigilia della Giornata, padre Rolando Álvarez, portavoce dell'arcidiocesi, ha rinnovato l'appello alla preghiera rivelando le preoccupazioni della Chiesa di fronte alle condotte "antagonistiche e all'autoritarismo" che "mettono a rischio il diritto a pensare liberamente". Lo stesso clima di violenza e scontro tra gruppi politici è stato denunciato dal pastore Augusto César Marenco del "Ministero apostolico del Centro Cristiano", che ha sottolineato di condividere l'appello della Chiesa cattolica "ad esercitare massicciamente con responsabilità il diritto al voto". La campagna elettorale, alla quale per decisione del Tribunale elettorale prendono parte solo cinque partiti poiché altri tre sono stati esclusi, fra cui ex “sandinisti” oggi all’opposizione del presidente Daniel Ortega, leader del “Frente Sandinista”, si sta svolgendo in un clima di grande tensione e violenza verbale. Da più parti si accusa Ortega di voler “istaurare un governo autoritario e dunque di preparare frodi elettorali”. Al riguardo le numerose delegazioni di osservatori, interne e internazionali, hanno garantito una vigilanza severa e hanno ribadito un forte appello al Tribunale elettorale, come già aveva fatto l’Episcopato, a lavorare “con serietà, onestà e imparzialità”. (A cura di Luis Badilla)







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