Algeria: scagionati tre cristiani accusati di blasfemia
Il tribunale di Ain Turk, in Algeria, ha prosciolto dall’accusa di blasfemia tre cristiani
accusati di “aver insultato l’Islam e il profeta Maometto”. Secondo la normativa sull’esercizio
dei riti religiosi non islamici, in vigore nel Paese dal 2006, Youssef Ourahmane,
Rachid Seghir e Hamid Ramdani - si legge oggi sul quotidiano Avvenire - erano stati
condannati a tre anni di prigione e ad una multa di 500 euro. Una decisione “concorde
agli obblighi e ai diritti umani internazionali in tema di libertà di religione” ha
commentato un rappresentante dell’organizzazione umanitaria International Christian
Concern (ICC) attiva sul territorio, che ha rivolto un appello alla comunità internazionale
affinché si chieda “al governo di Algeri di rispettare la libertà religiosa e cambiare
le leggi che discriminano i cristiani”. Nello Stato africano, oggi, chi incoraggia
la conversione di un musulmano ad un altro credo viene punito con la detenzione per
un periodo variabile dai due ai cinque anni. (C.D.L.)