2008-10-31 16:15:49

Condanna unanime in Spagna per l’attentato dell'ETA all'Università di Navarra


Le attivitá dell’Università di Navarra, a Pamplona (Spagna), dopo l’attentato causato ieri dall’ETA, sono riprese normalmente questa mattina. Innumerevoli le manifestazioni di cordoglio inviate dalle autoritá regionali, governo centrale e centri universitari. L’arcivescovo di Pamplona, mons. Francisco Perez Gonzalez, ha dichiarato: “Nel nome di Dio, nel nome dei sentimenti piú nobili che battono nel cuore dei cristiani e di tutte le persone oneste e sensate, dobbiamo condannare assolutamente queste atrocità. Non c’è alcuna ideología o progetto politico che possa giustificare questo sciagurato attentato”. Il rettore dell'Università di Navarra, dopo aver fatto i complimenti a tutti i lavoratori per la loro serenità in questa situazione, ha affermato che le attività riprendono "senza odio né rancore": "Proprio in questo momento sembra opportuno ricordare l’importanza del perdono e facciamo un appello ai terroristi affinché la smettano di fare soffrire tante persone.” Anche le tre Universtà dei Paesi Baschi hanno condannato l’attentato, hanno manifestato la loro solidarietà ai feriti e hanno dichiarato che solo nella democrazia e nel rispetto si potrà raggiungere la pace. Oggi a mezzogiorno ha avuto luogo un sit-in silenzioso nel campus di Pamplona. Dal 1980 questo è il quinto attentato realizzato contro l’Università di Navarra. In questa occasione i feriti, nessuno in gravi condizioni, sono stati 31. È ancora troppo presto per fare un bilancio dei danni materiali. Creata nel 1952 da San JoseMaria Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei, l’anno scorso ha avuto circa 15.000 studenti e piu di 800 professori. Integrato nell’Università si trova anche l’ospedale con 500 medici, 700 infermieri, ed altri 850 impiegati. (A cura di Ignacio Arregui)RealAudioMP3







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