2008-10-30 17:19:30

Sciopero della scuola contro il decreto Gelmini e i tagli decisi dal governo


“Uniti per la scuola di tutti”, questo lo striscione che ha aperto a Roma il corteo nazionale contro le politiche scolastiche del governo. Indetta dai sindacati confederati, la manifestazione segue di poche ore l’approvazione del decreto Gelmini. Al governo si chiede di ritirare la legge. La FIDAE, la Federazione delle scuole cattoliche, esprime intanto preoccupazione per i tagli all’istruzione previsti nella Finanziaria: in particolare, la riduzione di 133 milioni di euro per il 2009 alla scuola non statale paritaria. Ma il premier Berlusconi annuncia correzioni. Paolo Ondarza ha intervistato il presidente della FIDAE, don Francesco Macrì:RealAudioMP3

R. - Ci sono delle proteste, secondo me, molto fondate che si riferiscono ai tagli nella Finanziaria, ai capitoli di spesa per la scuola. Capisco molto bene che all’interno della scuola pubblica e dell’università andrebbero fatti dei tagli relativamente a degli sprechi che di fatto esistono. Se invece queste manifestazioni vengono orientate al decreto 137, convertito in legge, mi sembrano eccessive. Io credo che, come è sempre capitato, la scuola venga strumentalizzata per altri fini. Secondo me il problema, il vero nodo, è sui tagli della Finanziaria, tagli indiscriminati.
 
D. - In particolare, desta preoccupazione il taglio di 133 milioni di euro per il 2009 alla scuola non statale paritaria, quindi anche alle scuole cattoliche. Anche se il premier Berlusconi ha annunciato correzioni a questo punto della Finanziaria...
 
R. - Ce lo auguriamo, perché abbiamo avuto una stagnazione nel 2002 e poi, nel 2006, c’è stata una regressione. Nella Finanziaria del 2007 c’è stato un piccolo reintegro di 100 milioni e adesso vorremmo almeno la cifra disponibile per l’anno 2008. E’ il minimo che si possa richiedere.







All the contents on this site are copyrighted ©.