2008-10-30 15:57:17

India: l'arcivescovo di Bangalore soddisfatto delle misure governative contro la violenza anticristiana


L’arcivescovo di Bangalore, mons. Bernard Moras, ha espresso soddisfazione per la decisione del governo del Karnataka di prendere finalmente provvedimenti contro i responsabili delle violenze anti-cristiane che hanno colpito anche questo Stato indiano. Parlando alla stampa locale ripresa dalle agenzie Sarnews e Ucan, il presule ha manifestato l’auspicio che le nuove misure annunciate dal primo ministro dello Stato, governato dal partito nazionalista indù Bharatja Janata (BJP), fermeranno gli attacchi. Nelle scorse settimane il presule non aveva risparmiato critiche all’inerzia delle autorità locali di fronte all’escalation iniziata nel Karnataka lo scorso mese di agosto. “Il mio sfogo - ha chiarito ai giornalisti – non era dettato dalla rabbia e dall’odio, ma esprimeva i sentimenti di molta gente” verso un governo che, “non rendendosi conto della gravità della situazione, non condannava gli attacchi o ne negava addirittura l’esistenza”. Mons. Moras ha quindi respinto, ancora una volta, le accuse di conversioni forzate rivolte ai missionari cristiani dai fondamentalisti indù: “Noi non crediamo alle conversioni forzate, ha detto l’arcivescovo ricordando che “la Costituzione indiana riconosce a ogni cittadino il diritto di praticare, professare e diffondere liberamente la sua religione”. Misure contro le violenze anti-cristiane in India sono state intanto annunciate pure dal governo federale guidato dal Partito del Congresso, anch’esso oggetto in queste settimane di critiche da parte dell’episcopato e non solo. L’annuncio è stato fatto nei giorni scorsi dal ministro degli Interni Shivraj Patil, al termine di un vivace dibattito parlamentare sulla questione, in cui i membri del BJP, all’opposizione, hanno continuato a negare l’esistenza di un movente religioso dietro alle aggressioni. (L.Z.)







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