2008-10-29 15:42:59

Visita di solidarietà di una delegazione ecumenica nei campi profughi in Uganda


È in corso la visita in Uganda di una delegazione internazionale ecumenica, a nome del Consiglio ecumenico delle Chiese (COE). Il viaggio, che rientra nel “Decennio per superare la violenza” lanciato dal COE, ha lo scopo di esprimere solidarietà verso i rifugiati e gli sfollati del Paese africano. In agenda - riferisce l'agenzia Cisanews - sono in programma numerosi colloqui con i rappresentati politici e civili locali, per discutere della protezione dei rifugiati, con particolare attenzione ai casi di violenza sessuale e alla vulnerabilità dei bambini. Previsti, inoltre, incontri con i leaders cattolici, anglicani e ortodossi, con le agenzie governative e con le organizzazioni sociali per riflettere sul tema “Una pace sostenibile nell’Uganda del nord: il ruolo delle comunità di fede”. Infine, la delegazione ecumenica avrà modo di condividere le proprie esperienze con le donne e gli studenti del posto, nel corso di diversi dibattiti ospitati dal “Centro Papa Paolo VI” di Kampala. L’Uganda – bisogna ricordare – è un Paese che si è stabilizzato solo recentemente, dopo decenni di dittatura militare e guerra civile. Il governo e i ribelli della LRA (Lord’s Resistence Army, ovvero l’Esercito di Resistenza del Signore) hanno, infatti, siglato una tregua nell’agosto del 2006 e il “cessate il fuoco” nel febbraio di quest’anno. Secondo gli ultimi dati dell’ACNUR- Alto Commissariato ONU per i rifugiati, più di 900 mila sfollati sono ora ritornati nei propri villaggi d’origine o nelle immediate vicinanze. Tuttavia, circa 3mila vedove ed orfani non hanno alcun posto dove andare, a causa della morte dei rispettivi capifamiglia o della vendita delle proprie terre. (I.P.)







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