A dieci anni dalla
campagna internazionale per la cancellazione del debito estero ai paesi poveri lanciata
dalla Chiesa italiana, c’è molta strada da fare. Decine sono ancora le nazioni
in via di sviluppo alle quali il debito non è stato condonato e che continuano a pagare
tassi d' interesse vertiginosi sui prestiti senza mai arrivare a saldare le cifre
dovute. Una spirale perversa che frena lo sviluppo economico di questi Stati distruggendo
anche il tessuto sociale, familiare e culturale.