Regno Unito: i vescovi chiedono di modificare la legge sulla fertilizzazione umana
e l’embriologia
I vescovi inglesi e gallesi ribadiscono il loro fermo no alla legge sulla fertilizzazione
umana e l’embriologia e chiedono alla Camera dei Lord di modificare il testo passato
la settimana scorsa in terza lettura alla Camera dei Comuni. Ancora una volta l’Episcopato
punta il dito in particolare contro i cosiddetti embrioni-chimera. Ma a preoccupare
ancora di più adesso è la possibilità prevista da un nuovo emendamento passato alla
Camera, che questi particolari embrioni vengano creati senza l’espresso consenso del
donatore. Un’ipotesi eticamente inaccettabile e dannosa anche per la stessa scienza,
scrive in una nota mons. mons. Peter Smith, responsabile del dipartimento per la
cittadinanza cristiana della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles.
“Usare i gameti o le cellule di una persona per creare un embrione umano senza il
suo consenso – afferma la nota - viola il diritto umano fondamentale. È un affronto
alla dignità umana. Dimostra disprezzo per la coscienza delle persone che potrebbero
essere contrarie all’uso delle proprie cellule per creare un embrione. È terribile
che gli scienziati possano prelevare cellule da persone vulnerabili che non possono
esprimere la loro volontà”, prosegue mons. Smith che denuncia come sulla questione
non ci sia stato alcun dibattito: “Anche la Camera dei Comuni non ha avuto la possibilità
di discutere questo punto, perché il Governo ha dato un tempo brevissimo per l’esame
del provvedimento”, scrive facendo eco alle proteste dei parlamentari contrari alla
legge. Ammettere questa possibilità, afferma il conclusione la nota, “danneggerà
la fiducia dell’opinione pubblica nella scienza e in ultima istanza il progresso della
stessa scienza”. (L.Z.)