Nuovo attacco delle autorità vietnamite nei confronti della Chiesa locale. In un rapporto
della mgistratura – si legge su Avvenire – monsignor Joseph Ngo Quang Kiet, arcivescovo
di Hanoi, è stato accusato di aver calunniato la nazione. I giudici inoltre hanno
incriminato otto cattolici, già arrestati in passato, per “la distruzione di proprietà
statale, raduno e preghiere illegali in aree pubbliche, disturbo dell’ordine pubblico”.
Il riferimento è alle retate della polizia avvenute a fine agosto nei pressi della
parrocchia di Thai Hai dove erano iniziate delle “preghiere di protesta” pacifiche
per chiedere l’interruzione dei progetti edilizi su un terreno un tempo appartenente
alla parrocchia confiscato poi dallo Stato. Più incoraggianti le notizie sul piano
ecclesiale: nella diocesi di Xuan Loc, la più popolosa del Vietnam, è stata inaugurata
una nuova sede distaccata del seminario maggiore di San Giuseppe di Ho Chi Minh Ville.
Come la sede centrale, il distaccamento è stato autorizzato ad ammettere nuovi candidati
su base annua mentre in passato tutte le ammissioni nei seminari in Vietnam erano
regolate dal governo che ne fissava la cadenza. Attualmente il complesso, composto
da due edifici di tre piani con 190 stanze, ospita 265 studenti. La speranza del rettore,
padre Joseph Nguyen Nang, è che la struttura possa venire incontro alle accresciute
esigenze pastorali della diocesi, che conta 800mila fedeli distribuiti in 300 parrocchie.
(B.C.)