2008-10-27 15:40:10

Ultimo saluto a Brindisi per gli 8 militari italiani morti nell’incidente d’elicottero in Francia


“Sentiamo tutti il bisogno di un grande silenzio, il silenzio del dolore e della preghiera, il silenzio del conforto e della consolazione divina”. Così l’ordinario militare mons. Vincenzo Pelvi nell’omelia pronunciata ieri nell’affollatissimo hangar nell'aeroporto militare 'Pierozzi' di Brindisi, nella Messa in suffragio degli otto militari italiani morti a seguito dello schianto dell’elicottero sul quale viaggiavano sopra i cieli della Francia. “Un elicottero – ha detto il sacerdote citato dal Sir – destinato alla ricerca e all’aiuto di vite in difficoltà, è diventato strumento di morte”. Può quindi sembrare un paradosso, secondo il presule, che un velivolo destinato al bene comune, a ridare speranza a molti, si è trasformato in una causa di indescrivibile dolore: “Un servizio finalizzato a sostenere persone in pericolo ha conficcato in noi delle piaghe inguaribili”. Pronunciando poi i nomi dei militari morti, mons. Pelvi ha detto: “Siamo sgomenti dinanzi alla vostra morte”. Mons. Vincenzo Pelvi si è quindi soffermato sull’indispensabile ruolo svolto dai militari italiani in diversi teatri nazionali e internazionali: “Attraverso la vostra professionalità, abbiamo compreso che il lavoro e l’impegno quotidiano degli uomini e delle donne con le stellette, sia esso di pensiero strategico o di umile e semplice agire, è parte di un mosaico composto da tessere diverse ma tutte preziose ed insostituibili”. “Grazie alla vostra presenza, anche a rischio della vita”, ha proseguito Pelvi, le popolazioni “vedono riaccendersi le speranze di un futuro migliore”. (M.G.)







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