Messico: inaugurato un progetto di Governo e Chiesa per il recupero dei tossicodipendenti
E’ stato inaugurato nella diocesi messicana di La Paz en la Baja California Sur, il
progetto “Kuni”, un ambizioso programma per l'accoglienza e il recupero dei tossicodipendenti
in una prospettiva umanista cristiana. All'inaugurazione sono stati presenti il nunzio
apostolico in Messico, mons. Christopher Pierre, e mons. Miguel Alba Díaz, vescovo
della diocesi, oltre a numerose autorità civili. L'iniziativa, secondo quanto ha spiegato
la presidentessa del municipio di La Paz, Rosa Delia Cota Montaño, ha permesso di
unire gli sforzi delle autorità locali, del governo e della Chiesa cattolica locale,
per dare vita ad un centro che abbia come obiettivo quello di iniziare il processo
di disintossamento della persona "mediante il riconoscimento dei suoi valori personali,
familiari, spirituali e lavorativi". "La carità è autentica soltanto quando è disinteressata
e gratuita, quando non cerca di ottenere altri obiettivi, quando non è al servizio
di strategie mondane né si usa come semplice tattica di proselitismo per guadagnare
clientela politica o religiosa", ha segnalato mons. Alba Díaz, elogiando l'iniziativa.
"L'amore, nella sua purezza e gratuità, è la migliore testimonianza che possiamo dare
al Dio nel quale crediamo, e da questa convinzione ci impegniamo a servire tutti,
senza discriminare nessuno per la sua adesione politica o religiosa, senza tentare
di imporre a nessuno né direttamente né indirettamente, la nostra fede" ha segnalato
la presidentessa del municipio. Tanto la Chiesa come la società messicana sono preoccupate
per l'aumento del numero di tossicodipendenti nel paese. José Ángel Córdova Villalobos,
titolare della Segreteria della Salute, ha definito preoccupante l'aumento di tossicodipendenti,
soprattutto tra i più giovani. Negli ultimi sei anni, il numero di tossicodipendenti
è cresciuto da 307 mila nel 2002, ad oltre 465 mila nel 2008, secondo i dati preliminari
dell'Inchiesta nazionale di Assuefazioni, realizzata dalla Segreteria della Salute.
Quanto al numero di persone che hanno provato le droghe, si è registrato un incremento
del 28,9 %, salendo da 3,5 milioni nel 2002 a 4,5 milioni nel 2008, essendo i giovani
tra 12 e 25 anni i più esposti al suo consumo. L'incremento si deve soprattutto alla
maggiore offerta di droghe, alla maggiore facilità di accesso ad esse perché i prezzi
sono scesi ed in molte occasioni vengono offerte gratuitamente. La recente ondata
di violenza che si vive nel Paese è una risposta delle bande dei narcotrafficanti
alla lotta iniziata dal Governo federale contro la delinquenza organizzata. (R.P.)