2008-10-27 15:11:14

Lettera dei vescovi canadesi sulle violenze anticristiane in India


È indirizzata al premier canadese Stephen Harper, riconfermato alla guida del governo lo scorso 15 ottobre, la lettera scritta dalla Conferenza episcopale del Canada e firmata dal suo presidente, l’arcivescovo di Winnipeg, mons. James Weisgerber. Al centro della missiva, l’appello perché l’esecutivo di Ottawa non dimentichi le violenze anticristiane in India. “Questa situazione non è nuova, – scrivono i presuli – ma perdura già da diverso tempo”. La lettera ricorda quindi che gli attacchi negli Stati dell’Orissa, del Karnataka e del Madhya Pradesh hanno provocato la morte di almeno 57 persone, numerose conversioni forzate dal cristianesimo all’induismo, la distruzione di migliaia di case, edifici religiosi, scuole e orfanotrofi. Inoltre, i presuli sottolineano che i rifugiati hanno superato le 10mila unità, mentre gli sfollati sono più di 40mila. Quindi, dopo aver ricordato che a denunciare tali violenze si sono levate molte voci di diverse religioni, tra cui quella di Benedetto XVI, lo scorso 12 ottobre, i vescovi canadesi ribadiscono che “non si tratta solo di brutalità e violenza contro una minoranza, ma dell’esplosione di un estremismo nazionalista, fenomeno tanto più inquietante in quanto l’India è uno degli Stati democratici più popolato al mondo. Inoltre, essendo un Paese del Commonwealth, di conseguenza firmatario della Dichiarazione di Singapore, l’India si è impegnata ‘a coltivare la comprensione e l’accordo tra le nazioni, a promuovere l’eliminazione della discriminazione fondata sulla razza, sul colore della pelle o le convinzioni religiose, a sostenere e a rafforzare la liberà personale, a contribuire all’arricchimento della vita di tutti e ad esercitare una profonda influenza a favore della pace internazionale”. Di qui, l’appello dei presuli al governo canadese “perché esprima la sua viva preoccupazione all’esecutivo indiano in merito alle violenze sistematiche inflitte ai cattolici e agli altri cristiani in alcuni Stati del paese e suggerisca fermamente al governo di New Delhi di usare la propria influenza e la propria autorità per aiutare queste regioni a ristabilire l’ordine e a proteggere i diritti e le libertà legittime dei cristiani indiani”. Infine, la Conferenza episcopale canadese chiede al premier Harper di verificare se alcuni fondi di Ottawa siano trasferiti in India “allo scopo di sostenere organizzazioni sospettate di incoraggiare questo genere di violenze, un fatto che è contrario alla legge canadese”. (I.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.